Andrea Pirlo si trova ad affrontare un periodo complicato: visto che è alla prima esperienza da allenatore, la Juventus fa bene a concedergli fiducia incondizionata?
Juventus, il difficile inizio di Pirlo
Se la Juventus di Sarri avesse giocato, o ancora peggio vinto, quanto la Juve di Andrea Pirlo, quest’oggi Figline Val d’Arno sarebbe presa d’assalto dai supporter bianconeri. Fino a questo momento, in Champions League, dopo la vittoria contro la modesta Dinamo Kiev, è arrivata la sconfitta casalinga contro il Barcellona. Non era mai successo prima d’ora che i bianconeri fossero battuti a Torino dai blaugrana.
In campionato, le cose non vanno molto meglio: al momento la Vecchia Signora si trova al 5° posto con 9 punti in cascina, 3 dei quali ottenuti con una vittoria a tavolino. I pareggi contro Roma, Crotone e Verona sono ormai un chiaro segnale d’allarme. Ma la posizione di Pirlo per il momento, non è in discussione e di esonero nemmeno se ne parla. Perché?
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Juventus, Pirlo merita l’esonero? Le ragioni del sì
Detto che il mister si trova alla prima esperienza su una panchina ed è forse giusto che abbia altro tempo a disposizione, è anche chiaro come il fattore cronologico sia determinante. Ed è questa la prima ragione di riflessione. La Juventus si trova ad attraversare una fase di transizione, con un ricambio generazionale che non può che essere per certi versi traumatico.
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Nella crescita di giovani come Demiral, Bentancur, Kulusevski e Chiesa, sui quali si fonderà probabilmente il futuro della Juventus, è davvero l’opzione migliore un tecnico come Pirlo che sta crescendo egli stesso? Strettamente collegato a questo assunto c’è il discorso pratico: una cosa è cambiare ad inizio stagione, un’altra farlo a dicembre, un’altra ancora a marzo.
Inoltre, la scelta della formazione di Pirlo finora ha destato più di qualche perplessità. Il mister si è ritrovato spesso a portare avanti degli esperimenti, in alcuni casi necessari, in altri quantomeno inusuali. Cuadrado a sinistra, Ramsey senza un ruolo preciso, Rabiot, Bentancur e Arthur intercambiabili e non complementari: o si cambia modulo, o ci sarà da soffrire fino al prossimo mercato.
Esonero Pirlo, fino a novembre non se ne parla
Se davvero dovesse arrivare il momento delle riflessioni, qualora le cose non migliorassero, dovrà attendersi sicuramente il mese di novembre e la sosta per le Nazionali. Solo allora le parole Pirlo ed esonero potranno essere accostate nella stessa frase, anche dalle parti della Continassa.
A cura di
Vincenzo Credendino