Zlatan Ibrahimovic ha lanciato un messaggio di sensibilizzazione (per la Regione Lombardia) per combattere il Coronavirus. Nel frattempo l’amministratore delegato del Milan, Ivan Gazidis, ha rilasciato una lunga intervista a ‘SportLab’.
Milan, Ibrahimovic: “Non siete me, non sfidate il virus“
Zlatan Ibrahimovic, qualche giorno fa, ha sconfitto il Coronavirus. Lo svedese era stato messo in isolamento fiduciario perché risultato positivo al Covid-19. Non ha voluto perdere tempo e nel periodo di quarantena obbligatoria si è allenato a casa per tornare a disposizione di Stefano Pioli. Lo ha fatto nel migliore dei modi. Ce l’ha fatta, appena in tempo, per il Derby vinto grazie ad una sua doppietta.
Ha giocato nella prima uscita in Europa League contro il Celtic ed in campionato contro la Roma ha messo a segno altri due gol che, però, non hanno portato alla vittoria. E’ stato testimonial pubblicitario per la Regione Lombardia. Un messaggio per tutti gli abitanti milanesi (e non solo) su come prevenire il contagio.
Queste le sue parole dell’attaccante del Milan: “Il virus ha avuto il coraggio di sfidarmi e alla fine ho vinto. Ma tu non sei Zlatan, non puoi sfidarlo. Usa la testa, rispetta le regole, la mascherina ed il distanziamento. Sempre. Così ne usciremo vincitori“.
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Milan, Gazidis: “Il Covid ci ha penalizzato“
Queste le dichiarazioni dell’ad del Milan, Ivan Gazidis: “Il Covid ha portato il calcio in una profonda crisi. Per superare ciò dobbiamo continuare a lavorare. Non sappiamo ancora quando finirà. I tifosi vogliono tornare quanto prima negli stadi e vedere il bel calcio, ma serve l’aiuto di tutti per cercare di trovare una soluzione. Il Fair Play Finanziario non è perfetto, ma se non ci fosse stato questo strumento l’impatto che ha avuto sul Coronavirus sarebbe stato ancora più devastante“.
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Milan. Gazidis: “I giovani non seguono più il calcio come una volta“
Ancora Gazidis: “I giovani di oggi non guardano più il calcio come una volta, come i miei figli: non riescono a concentrarsi per tutti i 90 minuti. Ci siamo dimenticati dell’emozione che unisce tutti. Bisogna saper comunicare, sperando che con i nuovi metodi sia più semplice” ha così concluso il dirigente del Milan.
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