Il Crotone è fermo ad un solo punto in campionato dopo lo spettacolare pareggio contro la Juventus. Prima e dopo quella partita, però, per i rossoblù sono arrivate solo sconfitte che hanno messo in discussione il lavoro di Stroppa. Il direttore sportivo del Crotone, Giuseppe Ursino, in esclusiva ai nostri microfoni, ha parlato della situazione della squadra, di VAR e di Coronavirus.
ESCLUSIVA S&G – Crotone, Ursino tra VAR e Coronavirus
Le ultime settimane sono state caratterizzate da innumerevoli polemiche circa l’utilizzo del VAR da parte della classe arbitrale. Tra interventi di Nicola Rizzoli e richieste dei club di maggior chiarezza, noi di stopandgoal.com, abbiamo contattato il direttore sportivo del Crotone, Giuseppe Ursino. Il ds calabrese ha parlato anche della situazione legata al Covid-19 e alle modalità con cui il campionato sta andando avanti.
VAR: è contento del modo in cui gli arbitri consultano la tecnologia o vorrebbe dei cambiamenti? “Io penso che il VAR sia una cosa importantissima. Però bisogna cercare di avere omogeneità di giudizio anche nel VAR. L’arbitro deve essere sempre il protagonista, il VAR deve essere di supporto. L’anno scorso la tecnologia sembrava comandare mentre oggi sembra tornata più importante la figura del direttore di gara”.
Serie A e Coronavirus, è giusto andare avanti con tutte queste difficoltà e senza pubblico? “I tifosi sono determinanti in una partita di calcio. Senza pubblico si perde entusiasmo e il pathos che è proprio di questo sport. Bisogna giocare perché è stato deciso così però in questo momento così particolare si pensa alla salute più che al calcio. Inoltre tutti questi protocolli non fanno altro che aumentare le difficoltà, e parlo per tutte le categorie. Bisogna gestire i calciatori e tutto il contorno. La cosa sicura è che non è un campionato regolare”.
Crotone, Ursino: “Domenica inizia il nostro campionato”
Il Crotone è fermo all’ultimo posto in classifica. Un solo punto in sei partite è troppo poco per i rossoblù di Stroppa che hanno affrontato già tante big del nostro campionato, mettendo in mostra anche un gioco molto fluido e offensivo. Giuseppe Ursino, ds del Crotone, ha spiegato quali sono gli errori che sta commettendo la squadra e quali sono i prossimi obiettivi.
Atteggiamento molto propositivo, poi ci sono tanti problemi difensivi: Stroppa è al lavoro per migliorare? “Quando la squadra subisce gol non è solo colpa della difesa. Poi ci sono errori individuali, e questo è un aspetto che dobbiamo assolutamente migliorare. Noi stiamo commettendo esattamente questi ma il mister sta lavorando sotto questo aspetto. Dall’altro lato, però, siamo molto propositivi e mi sta piacendo la squadra”.
Domenica c’è il Torino: cosa si aspetta dallo scontro diretto? “Il Torino è una squadra molto forte con un ottimo allenatore. Si trova in quella posizione ma, esattamente come noi, non lo merita. Sarà una partita molto dura, dovremmo fare assolutamente risultato perché è alla nostra portata. Il nostro campionato inizia domenica dopo aver affrontato quattro squadre di livello assoluto. Dobbiamo cercare di fare risultato a tutti i costi”.
Salvezza? “Non dobbiamo staccarci dalla quartultima posizione e continuare a giocare come stiamo facendo. Serve maggior determinazione e cattiveria”.
Crotone, Stroppa: “Esonero? Sono molto sereno”
Ursino: “Crotone più forte con Simy e Messias ma vogliamo di più”
La certezza, in questo Crotone, riguarda l’attacco. Simy e Messias stanno stupendo alla loro prima stagione insieme in Serie A ma il direttore Ursino si aspetta molto di più dai due attaccanti e da tutto il “suo” Crotone.
Simy e Messias stanno stupendo: ce li racconta? “Per noi sono fondamentali. Si completano a vicenda. Ci puntavamo in Serie B e puntiamo tantissimo su di loro anche in Serie A. Simy ha già disputato questa categoria mentre per Messias è la prima volta e si sta comportando bene. Eravamo sicuri che insieme avrebbero potuto fare bene ed è quello che sta accadendo”.
Si aspetta qualche gol in più dal centrocampo? “Assolutamente sì. Vogliamo di più da loro perché possono farlo ma mi aspetto di più anche da Messias”.
A cura di Salvatore Amoroso