Rispetto a quanto filtrato nelle anticipazioni del DPCM di Conte, alcune Regioni hanno un diverso grado di rischio: le ultime nel discorso del Premier.
Nuovo DPCM, il discorso di Conte
Intervenuto attraverso i principali tg e le pagine ufficiali di Palazzo Chigi, il Premier Conte ha dichiarato: “Rispetto al numero di contagiati, sale il numero di asintomatici e scende quello delle terapie intensive. Ma il rischio è che i numeri generali siano comunque troppo alti, serve sopportare per qualche settimane“.
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“Rispetto a marzo però abbiamo degli strumenti più adatti. Usare misure uguali in tutta Italia sarebbe controproducente, non vogliamo imporre misure troppo restrittive dove la situazione è meno grave. Tutte le misure entreranno in vigore a partire da venerdì per dare a tutti un tempo congruo di organizzare le proprie attività“.
“Spetterà al Ministero della Salute condividere il monitoraggio sulla situazione delle varie Regioni. Vogliamo che questi dati siano consultabili da tutti. Dobbiamo affrontare queste restrizioni per contenere la curva di contagio“.
Nuovo DPCM, l’Italia divisa in zona gialla, arancione e rossa
Fanno parte della zona gialla: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, la Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto. Rispetto alle previsioni quindi, ben 3 Regioni per il momento restano semi-aperte: stiamo parlando di Campania, Liguria e Veneto, inizialmente rientranti nella zona arancione.
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Nuovo DPCM, Conte annuncia nuove misure economiche
“Già questa settimana porteremo un nuovo Decreto Legge, un decreto ristori bis, anche questa volta accrediteremo somme direttamente sui conti delle persone, ci aspettano mesi difficili, dobbiamo recuperare serenità sostenendoci gli uni con gli altri. Ho fissato un incontro con la maggioranza, dobbiamo pensare al Recovery Plan italiano, dobbiamo pensare anche ad azioni di rilievo costituzionale”.