Giuseppe Conte, possibile slittamento del nuovo Dpcm (www.gettyimages.it)
Il nuovo DPCM entrerà in vigore da domani 5 novembre: per circa un mese, l’Italia sarà divisa in zona rossa, arancione o gialla a seconda del rischio.
Di quali Regioni stiamo parlando? Nella zona gialla rientrano tutte quelle aree non definite dal Ministero della salute come zona arancione o zona rossa.
Nello specifico, in attesa di ufficialità, stiamo parlando Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, la Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Toscana e Umbria.
In zona gialla durante il giorno non ci sono limiti agli spostamenti, ma scatta il coprifuoco alle 22:00, a meno che non ricorrano motivi di necessità, salute o lavoro. Qualora si dovesse uscire di casa oltre l’orario consentito, sarà obbligatorio con sé avere l’autocertificazione.
I bar e i ristoranti potranno servire ai tavoli fino alle 18:00. Dopo sarà consentita la consegna a domicilio (sempre) e l’asporto fino alle 22:00. Nelle zone gialle chiudono musei e mostre, nei centri commerciali sarà possibile andare fino al venerdì e comunque non nei giorni festivi.
Per quanto riguarda la scuola, la didattica in zona gialla si svolgerà in presenza per asili, elementari e medie, mentre per le superiori sarà svolta sempre a distanza.
Fanno parte della zona arancione Liguria, Veneto, Campania, Puglia e Sicilia. Non si potrà abbandonare il territorio regionale, né quello del proprio comune di residenza, se non in presenza di ragioni di salute, lavoro o necessità. L’autocertificazione sarà quindi sempre obbligatoria ogni volta che si uscirà di casa.
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Il rientro presso il proprio domicilio o residenza è sempre permesso in zona arancione, così come gli spostamenti per la didattica in presenza a scuola sono consentiti. La didattica si svolgerà come in zona gialla.
Il servizio ai tavoli di bar o ristoranti è sempre vietato in zona arancione, mentre l’asporto è permesso fino alle 22:00, e la consegna a domicilio sempre consentita. L’attività motoria è permessa finché svolta nei paraggi di casa propria e tenendo comunque la distanza di sicurezza.
Anche in zona rossa gli spostamenti sono vietati, se non per motivi di salute, lavoro o necessità o per assicurare la didattica in presenza.
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Tutti negozi in zona rossa sono chiusi, ad eccezione di alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccai, edicole e parrucchieri. Ne deriva quindi che bar e ristoranti saranno sempre chiusi, mentre sarà permesso comprare cibo d’asporto o consegnarlo a domicilio.
L’attività sportiva sarà permessa soltanto intorno alla propria abitazione e mantendendo la distanza di sicurezza, indossando la mascherina.
Della zona rossa fanno parte al momento Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Calabria e la Provincia autonoma di Bolzano.
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