Il Milan affronta il Lille per la terza giornata di Europa League. Prima della gara, Paolo Maldini, ha parlato dell’ottimo momento rossonero e dei rinnovi di contratto dei calciatori del Milan.
Milan, Maldini: “Lille fortissimo. Nostra continuità sorprendente”
“Il Lille è una squadra molto forte e competitiva. Credo non sia in Champions League solo perché hanno interrotto il campionato a marzo. Per noi è una partita importante per chiudere prima questo girone”.
Stupito dal Milan? “Ero ottimista quando le cose non andavano sempre bene. Vedevo tante cose positive. Ottenere questa continuità è sorprendente. Ma la continuità si ottiene con la stabilità della società e dell’ottimo lavoro collettivo“.
Milan-Lille, le formazioni ufficiali
Calciomercato Milan, Maldini: “Per i rinnovi ci siamo”
Rinnovi per i pilastri del Milan? “Ogni settimana è buona. I contatti ci sono, abbiamo improntato tutto su una chiarezza estrema e andiamo avanti su varie trattative“.
Pioli? “Un allenatore deve essere un professionista. Deve avere delle simpatie che dopo si dimenticano. Quello che ha trovato qui non lo ha trovato altrove. E’ la prima volta che è ripartito con alle spalle sei mesi di esperienza con il club“.
Ibrahimovic? “In tempi non sospetti fissi che i calciatori in scadenza non erano solo Donnarumma e Calhanoglu ma anche Ibra. Lui è speciale, può fare la differenza“.
Calciomercato Milan, rinnovi e colpo in entrata
Maldini: “Milan non pronto per vincere ma lottiamo”
Infine Paolo Maldini ha parlato della possibilità di vincere lo Scudetto o un trofeo in stagione.
Cosa manca al Milan? “In questo momento non so se siamo pronti per vincere. Se alla fine di quest’anno non avremo vinto lo Scudetto non saremo delusi. Il nostro obiettivo è un altro. Saremo delusi se non riusciremo ad arrivare più in alto possibile. Ci sono delle annate particolari, da cui nasce qualcosa di incredibile”.
Rivincita personale? “Sinceramente no. Sapevo delle difficoltà di questo nuovo ruolo e so quante cose devo imparare. I pensieri che avevo prima e oggi sono imparagonabili. Non si finisce mai di imparare, sia da calciaore che da dirigente. Non c’è rivincita personale“.