Milan, altri due problemi per Paolo Maldini. Questi sono rappresentati da Frank Kessiè e Alessio Romagnoli.
Calciomercato Milan: Kessiè e Romagnoli, altri contratti spinosi
Donnarumma, Calhanoglu e Ibrahimovic: tre contratti complicati da risolvere che i tifosi sperano di veder sistemati. Ma attenzione perchè i rossoneri hanno anche altri due problemi e sono legati alla situazioni di Frank Kessiè e Alessio Romangoli.
I contratti dei due calciatori, infatti, destano preoccupazione tanto quanti quelli dei primi tre big. Con la sola differenza che Maldini e Massara avranno un anno un più per lavorare.
Come riportato da TS, per non trovarsi nella delicata situazione di oggi il Milan ha l’intenzione di anticipare alcuni rinnovi, ovvero quelli che saranno in scadenza il 30 giugno 2022. Occhio anche a Simon Kjaer e ai due dei tre esterni di proprietà rossonera: Calabria e Conti.
Ultime Milan: Maldini lavora sui rinnovi
Difficile aggiustare subito le situazioni di Kessiè e Romagnoli, il secondo gestito ancora da Raiola.
Il rinnovo più semplice sembrerebbe essere quello di Simone Kjaer che arriverà a scadenza all’età di 33 anni. Con il centrale si potrà allungare anno per anno. A gennaio Paolo Maldini potrebbe proporre l’allungamento di un altor anno a 1,2 milioni di euro.
Le cose sono diverse per Conti e Calabria. Entrambi guadagnano due milioni di euro netti a stagione e non hanno convinto. Conti è sul mercato mentre Calabria vorrebbe restare e le sue prestazioni stanno pian paino migliorando. Per farlo non chiede nessun adeguamento, ma ovviamente non vuole nemmeno rinunciare al suo attuale ingaggio.
Milan: le richieste di Romagnoli e Kessie
I casi spinosi, come detto, sono quelli dei due titolari, primo su tutti il capitano Alessio Romagnoli. Mino Raiola pretende che il giocatore venga trattato da top-player e quindi non vuole un accordo come quello attuale da 3,5 milioni di euro netti a stagione. Serve uno sforzo in più e per far questo servirebbe l’intervento di Ivan Gazidis.
Anche per Frank Kessie bisognerà adeguare lo stipendio, la richiesta ad oggi resta di 4 milioni di ingaggio. Viste le prestazioni in campo i 2,2 milioni percepiti dall’ex Atalanta oggi sono una cifra non adeguata per il valore del giocatore che da troppe stagioni, nonostante le critiche, è sempre titolare.