L’ex centrocampista nigeriano, Christian Obodo, è stato rapito qualche giorno fa. In un’intervista ai microfoni di una radio nigeriana ha raccontato quegli attimi di paura.
Obodo rapito, in Italia ha giocato con tanti club
E’ arrivato in Italia nel 2001, quando aveva solamente quindici anni. A portarlo nella nostra Serie A ci ha pensato l’indimenticabile presidente Luciano Gaucci, per rinforzare il suo Perugia. In Umbria ci `rimasto per tre stagioni, prima di passare alla Fiorentina.
Successivamente giocherà per cinque anni con la maglia dell’Udinese, giocando anche in Champions League contro il Barcellona di un certo Ronaldinho (vedi foto in alto). Poi le parentesi brevi con il Torino e con la maglia del Lecce.
Stiamo parlando di Christian Obodo, ex centrocampista della Nazionale nigeriana, che in questi giorni è stato rapito da un gruppo di malviventi. Non è la prima volta che gli succede un episodio del genere.
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Obodo rapito, è la sua seconda disavventura
Come abbiamo già annunciato prima, Obodo è stato rapito per la seconda volta. Il primo rapimento è avvenuto nel 2012 sempre in Nigeria (a Warri, sua città natale) ed allora era svincolato. Mentre si stava recando in chiesa fu raggiunto da alcuni malviventi che lo trascinarono in auto e lo portarono in un posto sperduto.
Era il 9 giugno e solo il giorno dopo lo stesso nigeriano scappò perché capii le intenzioni dei delinquenti che volevano ammazzarlo e chiesero alla sua famiglia un riscatto di 150 mila euro.
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Obodo rapito: “Mi hanno chiuso in un bagagliaio per 4 ore“
Questo il suo racconto: “Non me la sono passata bene. Sono stato chiuso in un bagagliaio per quattro ore e sono stato portato in un bosco. Fortunatamente non mi hanno fatto niente di male né mi hanno minacciato.
Non capisco perché mi hanno rapito – ha dichiarato Obodo – e perché vogliano farmi vivere situazioni del genere. Credo andrò via dalla Nigeria“.
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