La Fiorentina non sta attraversando un buon periodo. L’inizio complicato ha portato all’esonero di Beppe Iachini e al ritorno in Viola di Cesare Prandelli. Anche dopo l’arrivo del tecnico, però, i risultati faticano ad arrivare, tra i malumori della piazza. Il direttore sportivo, Daniele Pradé, ha parlato del calciomercato della Fiorentina e del futuro di Kouame e Cutrone.
Nel corso dell’intervista alla trasmissione su RTV38, Daniele Pradè, direttore sportivo della Fiorentina, ha parlato del futuro di Christian Kouamé.
“Anche a me sarebbe piaciuto avere un attaccante come Dzeko. Ad inizio anno avevamo fatto una riflessione molto approfondita all’interno della società. Avere tre attaccanti giovani che si erano fatti le ossa in rosa ci ha convinti di dare loro fiducia. Al momento i numeri sono impietosi e il campo ci sta dando torto, ma abbiamo fiducia”.
Kouame? “Aveva recuperato, a Beppe Iachini era piaciuto quello che aveva messo in mostra. In estate abbiamo rifiutato un’offerta da parte di un club inglese, perché abbiamo scelto di puntare fortemente su di lui”.
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L’attacco della Fiorentina fatica a segnare e a trovare le misure giuste per essere pericolosi. Il direttore sportivo Daniele Pradè ha parlato del futuro di Patrick Cutrone e di Dusan Vlahovic.
Cutrone? “Il riscatto è fissato a 16 milioni al raggiungimento delle 26 presenze. Detto questo, non abbiamo mai imposto diktat sul suo utilizzo con nessun allenatore. Sceglie il tecnico chi utilizzare e quando”.
Vlahovic? “Anche per lui, come per Kouame, abbiamo rifiutato offerte abbastanza importanti. Alcune sono arrivate dalla Germania e una dalla Roma ma questa sera non parlo di cifre”.
Ribery? “Franck è un passionale, ma non è stato bene in questi mesi. Col problema alla caviglia ha avuto ripercussioni sui flessori e non è mai stato al 100%”.
Futuro? “Ho letto tante cose sul mio futuro, in questi giorni. Con o senza Pradè la Fiorentina deve uscire da questa situazione difficile, se lo meritano i tifosi e la città. Non sono solo io a metterci la faccia, ma l’intera società che rappresento.
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Addio Chiesa all’ultimo? “Avevamo già preso Callejon, era bloccato per richiesta esplicita di Iachini che lo voleva per avere maggiori soluzioni tattiche e variare modulo”.
Sottil? “Abbiamo trovato l’allenatore giusto per fargli fare la crescita per quest’anno. Un anno a Cagliari, con la possibilità da parte nostra di esercitare il contro-riscatto. Perdipiù abbiamo firmato il rinnovo di contratto per cinque anni”.
Commisso può pensare di lasciare? “Non so, ma sto male per lui che soffre. Il mio primo pensiero dopo ogni partita è per lui. Spero che le forti critiche e le delusioni non lo convincano ad allentare la presa. Joe mi rassicura e mi dice che Rocco lotterà sempre con rinnovato entusiasmo”.
Mercato in uscita? “Abbiamo rifiutato offerte per Milenkovic, Dragowski, Pezzella. Inoltre abbiamo deciso di puntare nuovamente su Biraghi. Non cerchiamo giustificazioni, ma dopo il Genoa siamo i più colpiti dal Covid in numeri assoluti. Il primo responsabile dei passi negativi che stiamo facendo sono io, poi vengono i giocatori che sono coloro che scendono in campo”.
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