E’ un tema caldo di calciomercato, quello del futuro di Max Allegri. L’ex tecnico di Juventus e Milan ha fatto durare il suo anno sabbatico più del previsto, ma consapevole delle richieste che ci sono su di lui. Non ha trovato sistemazione, magari la cercava in Italia, legato molto alla sua terra, ma ora è pronto a ripartire. Lo rivela lui stesso in una splendida intervista che ha concesso ai britannici del The Times, svelando praticamente il suo futuro.
“Sarebbe bello vivere un’esperienza in un campionato come quello della Premier League. Sono stato allenatore del Milan e della Juventus, per un totale di nove anni. Mi aspetto di poter lavorare ancora in Italia, ma so che è difficile. Mi piacerebbe farlo in Inghilterra”.
Allegri al Manchester United? Il tecnico toscano parla del futuro
Sono diverse le squadre interessate a Massimiliano Allegri, tra cui il Manchester United in Premier League. Nello stesso club, magari, potrebbe ritrovarsi Fabio Paratici, CFO della Juventus prossimo all’addio. Del calcio inglese, Max Allegri, ne parla così: “Sono diversi gli allenatori stranieri ormai in Premier League. Questo fa migliorare il calcio all’interno del campionato, nonostante in Inghilterra c’è sempre una grande tradizione del proprio calcio. Esiste un ottimo equilibrio tra gli allenatori. L’Inghilterra è diversa dall’Italia, com’è giusto che sia. Il Manchester United, ad esempio, ha giocato per 50 anni con lo stesso stile di gioco”.
Allegri racconta Cristiano Ronaldo e il suo approccio con i campioni
Nella lunga intervista rilasciata ai colleghi inglesi, Massimiliano Allegri parla della possibilità che ha avuto di allenare grandi campioni.
Allegri su Cristiano Ronaldo, in comune proprio tra United e Juventus: “Ho avuto la fortuna di allenare molti giocatori forti ma, per mentalità, Cristiano Ronaldo è il migliore. Ha una testa diversa dagli altri, ha vinto cinque Palloni d’Oro, cinque Champions League, pure un Europeo con il Portogallo. Facendo pure la differenza. E poi ogni anno si mette in testa nuovi obiettivi, nessuno come lui”.
Sul suo modo di allenare e sul rapporto con i calciatori: “Un tecnico non dovrebbe creare ansie ai propri ragazzi. Devi lavorare, secondo me, anche in base alle qualità del materiale che hai tra le mani, non solo dalle tue idee e dal tuo credo. A scendere in campo sono sempre i giocatori, sono loro che decidono il loro stesso gioco”.
Simone Davino
Giornalista iscritto all'ODG e redattore presso la redazione di Stopandgoal.com.