Gianluca Petrachi, ex direttore sportivo del Torino, ha parlato nel corso di un’intervista concessa al Corriere dello Sport dopo che il Tribunale del Lavoro gli ha dato ragione condannando la Roma.
Roma, Petrachi vince in Tribunale contro la Roma
Petrachi e la sua intervista di oggi sulla causa vinta contro la Roma.
“E’ stata fatta giustizia, ma resta il rammarico per come è andata a finire, io devo dire che sto vivendo tanti momento brutti, l’idea di essere stato allontanato mi ha fatto star male“.
Roma: Petrachi sulla sua esperienza nella capitale
Le parole di Petrachi sulla sua esperienza alla Roma e sul suo addio nonostante la rosa che ha costruito sia ora di primissima qualità.
“Ero convinto di poter fare bene, nella Roma ci sarei voluto rimanere e per fare bene, tenevo tanto al mio lavoro, ma resta il fatto che mi sono ripreso quello che mi volevano togliere. Gli acquisti fatti testimoniano la bontà di quello che stavo facendo, ma il lavoro è stato mortificato, ero e sono convinto che questa squadra possa fare grandissime cose, questo rammarico resta. Mi è stata affibbiata un’etichetta che il tempo ha ora dovrà cancellare.
La Roma può giocarsi un posto per l’obiettivo che era stato prefissato e che mi avevano detto. Loro vogliono tornare in Champions. Fonseca ha lavorato bene, è rimasto da solo per mesi, non è stato facile per me. L’allenatore è stato il primo a sentire la mancanza del sottoscritto, mi dispiace perchè prende tante critiche. Ora spero che Tiago Pinto lo aiuti egli dia una grande mano”.
Ultime Roma: l’intervista a Petrachi
Roma, Petrachi sull’addio di Totti e De Rossi e sulla loro assenza all’interno dello spogliatoio.
«Alla Roma ho trovato difficoltà ambientali anche perchè erano andati via Totti e De Rossi, per i problemi di una società che è stata ceduta. Io penso che la squadra che c’è adesso a è competitiva, le attenuanti sono sotto gli occhi di tutti. Mi sarebbe piaciuto continuare a a stare con loro, in questi mesi ho ricevuto anche tanti messaggi, devo dire che ringrazio i tifosi per gli attestati di stima e solidarietà».