Zlatan Ibrahimovic, attaccante del Milan, ha parlato nel corso di un’intervista concessa a Discovery del suo ritorno in rossonero e non solo.
Notizie Milan, Ibrahimovic: “Ecco perchè sono tornato”
“Quando sono tornato al Milan la prima domanda che mi hanno fatto è stata dura. Mi hanno chiesto come mai tutti gli ex rossoneri che dopo qualche anno sono tornati in squadra non hanno mai raggiunto un buon livello e ripetuto gli standard precedenti. Mi hanno chiesto quale sarebbe stata la differenza fra me e loro. La risposta è semplice, io non ho mai perso la passione per il calcio, è quello che ancora voglio fare. E quando scendo in campo, specialmente da dopo l’infortunio, quando vedo il pallone mi sento come un ragazzino che mangia le caramelle per la prima volta”.
Ultime Milan: Ibra resta? Ora è felice a Milano
Ibrahimovic ha il contratto in scadenza e a 39 anni compiuti potrebbe decidere di dire basta a fine anno, ed invece:
“Sono felice e grato per ogni volta che posso indossare le scarpette da calcio, a me piace ancora scendere in campo, sentire l’odore dell’erba, voglio avere il pallone e toccare la palla più volte possibile. Quando ero infortunato non ho toccato il pallone per molti mesi e ho sofferto. Ho giocato per 20 anni di carriera, in pratica tutta la mia vita, poi arriva un momento in cui passi dal toccare il pallone a non giocare. Non è stato semplice, anche perché non è stata una cosa graduale: toccavo il pallone tanto e ogni giorno e poi ho smesso. Da lì ho capito che il pallone è il mio migliore amico e che voglio ancora che sia nella mia vita. Ecco perché provo questa felicità ogni volta che scendo in campo. Gioco al Milan, e qui il livello è alto. Ci sono tante persone gelose, tanti che vorrebbero stare al mio posto”.
Ultima Milan: Ibra sul migliore
Miglior calciatore?
“Ronaldo il Fenomeno. Era il giocatore completo. Lui è il calcio, altri invece giocano.. Guardandolo giocare, ognuno vorrebbe farlo come lui, tutti sognano di avere quelle qualità. Ha cambiato il gioco completamente, il modo in cui si muoveva, ha fatto la storia ed è stato il migliore”.