Venerdì inzierà il processo che vede coinvolta la Lazio per il caso tamponi. Il club biancoceleste rischia grosso: è possibile una pesante penalizzazione in classifica e l’inibizione del presidente Claudio Lotito.
La Lazio rischia una grossa penalizzazione per il caso tamponi. Secondo quanto riferito da Il Messaggero, i biancocelesti potrebbero perdere punti in classifica. Dai documenti della Procura è emersa la mancanza di tutte le comunicazioni alle ASL fino al 6 novembre.
Inoltre emergono delle contraddizioni per quanto riguarda i tamponi del 30 ottobre, prima della gara col Torino. In quell’occasione, il medico sociale Fabio Rodia aveva dichiarato la negatività di tutto il gruppo squadra, mentre il presidente Lotito l’accertata positività di Escalante, Vavro e Anderson.
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La Lazio, dunque, potrebbe perdere punti in classifica se dal processo di venerdì emergerà la colpevolezza della società. Il Messaggero sottolinea come già dalle carte in mano alla FIGC emergano conclusioni piuttosto pesanti.
“Dalle positività emerse non risultano adempiute le procedure di comunicazione alle competenti Asl, eccezion fatta per una email di contenuto generico, priva di qualsiasi identificazione di positivi e di qualsivoglia prova documentale, sia dell’avvenuto reale invio, sia della ricezione. Non risultano attuate le misure di isolamento e quarantena prescritte dai protocolli sanitari per contenere il contagio da Covid-19, non avendo i positivi rispettato il termine minimo di isolamento fissato dalle circolari del ministero della Salute, né avendo i soggetti che con i primi avevano avuto contatti stretti (tutto il gruppo squadra) tenuto una condotta rispettosa della prescritta quarantena”.
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Non solo le gare disputate con possibili positivi, la Procura Federale indaga anche sugli allenamenti della Lazio.
In particolare, torna nel mirino l’allenamento mattutino del 3 novembre, prima della partenza per San Pietroburgo. Alla sessione parteciparono anche Immobile, Strakosha e Leiva, nonostante Synlab avesse comunicato la positività dei tre calciatori. La circostanza è emersa dall’interrogatorio del point of contact di Synlab, Franchin, che ha dichiarato di aver informato Rodia prima dell’inizio della seduta.
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