Inter, Antonio Conte (Getty Images)
L’Inter di Antonio Conte batte il Cagliari e prosegue nella corsa allo Scudetto. I nerazzurri battono di misura i sardi e si consolidano a +11 dal Milan.
Al termine del match tra Inter e Cagliari, Antonio Conte ha analizzato la vittoria ai microfoni di DAZN.
“Ho dei ragazzi eccezionali, ora li sto facendo allenare perché ho concesso loro un giorno in più di vacanza quindi si stanno allenando. E la loro abnegazione la dice lunga sullo spogliatoio dell’Inter”.
Scudetto? “Ogni vittoria per noi ora vale doppio. Le gare sono sempre meno e il Milan aveva vinto. Era importante mantenere le distanze. E per tantissimi è la prima volta in questa situazione, con questa grandissima pressione”.
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Antonio Conte continua ad incidere in maniera netta sullo Scudetto dell’Inter. Il tecnico nerazzurro ha parlato delle possibilità Scudetto, ormai sempre più vicino.
Conto alla rovescia? “Noi dobbiamo avere il pedale sempre spinto, non possiamo fare calcoli. E non voglio io fare calcoli. A noi piace troppo vincere, la vittoria mi piace. Ci stiamo sicuramente avvicinando, iniziamo a vedere la meta ma non è ancora raggiunta. Io sono veramente soddisfatto del nostro cammino, siamo cresciuti tanto sotto tutti i punti di vista“.
Tre attaccanti? “Ci capita di più quando Sanchez è in panchina perché è un giocatore che quando entra negli ultimi 15 minuti spariglia un po’ la partita. Lautaro stava bene ma non volevo cambiare sistema. Avrei messo Pinamonti se non avessimo fatto gol”.
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Infine, Antonio Conte ha parlato del simpatico siparietto con Hakimi e della continua crescita della sua Inter.
“Io credo che i ragazzi vadano premiati. Anche col bacio come con Hakimi. Sono un po’ un fratello maggiore per loro, pronto a buttarmi nel fuoco per loro e lo sanno. Mi capita spesso di baciarli. In fronte eh (ride, ndr.)”.
Potete ancora crescere? “Avevamo dimostrato stabilità anche l’anno scorso. Abbiamo fatto 81 punti, siamo arrivati in finale di Europa League. Una squadra senza stabilità non fa questi numeri. E’ ovvio che ci siano margini di crescita. Prima ci mancava la cattiveria, ora iniziamo ad averla”.
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