Lo Scudetto è virtualmente dell’Inter, parola del campo e di Milan Skriniar. Il difensore slovacco ha parlato senza mezzi termini del cammino dei nerazzurri in Serie A. Per l’ufficialità del 19o campionato manca sempre meno e l’ex Sampdoria non vede l’ora di festeggiare.
Inter, Skriniar: “Scudetto? Prima arriva meglio è”
A pochi giorni dalla supersfida del Maradona contro il Napoli, Milan Skriniar ha fatto il punto della situazione sul momento dell’Inter. Ecco le sue dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport.
“Il vantaggio maturato sino ad ora è sicuramente merito di tutta la squadra. Magari non pensavamo di avere un distacco simile a 8 giornate dal termine, ma questo è esattamente ciò per cui lavoriamo. Noi lavoriamo per arrivare sempre più in alto possibile: abbiamo un atteggiamento ottimo, sappiamo che possiamo sempre migliorarci. Non ho mai fatto calcoli, non li facciamo: affrontiamo le partite una dopo l’altra. Dobbiamo vincere la prima e poi pensare alle altre“.
Inter, Skriniar: “Conte è come un compagno di squadra”
Milan Skriniar è orgoglioso del lavoro di squadra che ha portato l’Inter alla vittoria (ancora virtuale) dello Scudetto. Lo slovacco ha spiegato la forza della difes a 3 e del lavoro costante e determinato con Antonio Conte.
Difes a 3? “Dovevo abituarmi anche io, ci è voluto un po’ di tempo ma sono contento perché tutti abbiamo lavorato in questa direzione. Cerchiamo di stare compatti. La mia opinione è che è merito di tutta la squadra, anche nelle ultime partite in cui siamo stati più bassi: è merito anche di centrocampisti e attaccanti. La nostra fase difensiva comincia in attacco e la nostra fase offensiva inizia dal portiere”.
Conte? “Ci dice sempre che dobbiamo lavorare e non dobbiamo guardare la classifica: solo prepararci per l’avversario che dobbiamo affrontare. E’ come un compagno di squadra, ci aiuta molto, siamo una squadra molto unita“.
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Inter, Skriniar: “Eriksen doveva abituarsi, gli attaccanti ci aiutano”
Milan Skriniar è uno dei volti portanti dell’Inter di Antonio Conte che, ora, può contare anche su un centrocampo e un attacco di grande livello.
Eriksen? “La lingua è importantissima per capirsi con i compagni. Christian ora capisce quasi tutto, sapevamo che era forte, aveva bisogno un po’ di tempo ma sta facendo molto bene. Ci dà una grande mano in fase offensiva ma anche difensiva”.
Attaccanti? “E’ importante sapere che davanti hai giocatori forti, che possono tenere palla o segnare in ripartenza o in tanti modi. E poi ci aiutano in fase di non possesso“.
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