La popolare catena di fast food McDonald’s è stata coinvolta in un’iniziativa per la scalata ad un club che l’anno prossimo disputerà la Serie A.
Salernitana, Lotito deve vendere? C’è McDonald’s
La questione della proprietà della Salernitana è molto dibattuta ora che i granata sono arrivati in Serie A. La normativa attuale infatti non prevede (ovviamente) che due club dello stesso campionato siano riconducibili alla stessa proprietà. È il caso di Claudio Lotito, che oltre al club campano, è anche alla guida della Lazio. Il conflitto di interesse è evidente ma da Salerno fanno sapere che una (fast)soluzione è possibile.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Vergogna a Salerno: assalto alla figlia del mister
McDonald’s con la Salernitana: il comunicato
Ad annunciare la possibilità che McDonald’s entri nella Salernitana attraverso un’iniziativa di azionariato popolare è un comunicato diffuso oggi dai promotori con a capo l’imprenditore Luigi Snichelotto, partner per il Sud Italia della famosa catena di fast-food. Ecco quanto raccolto dalla nostra redazione: “È una grande felicità rivedere la US Salernitana 1919 tornare in serie A dopo più di 23 anni. Tutti noi cittadini, tifosi, sportivi, istituzioni, imprese, siamo felicissimi dopo 15 anni di difficoltà, sacrifici e chiusure”.
“La Salernitana in Serie A è un bene per tutti e di tutti, dei tifosi e dell’intero territorio, con potenziali ricadute fondamentali per l’intero territorio, che avrebbe nuove chances di sviluppo. Penso che si potrebbe considerare la possibilità di una partecipazione collettiva dal territorio“.
LEGGI ANCHE >>> Inibizione per Lotito e penalizzazione, è già operativa
Gli obiettivi degli imprenditori salernitani
Nella nota si legge come l’obiettivo sia creare un gruppo di imprenditori, che possano mettere le proprie disponibilità per raggiungere una cifra che possa consentire l’avviamento e il consolidamento di questa iniziativa, supportati da banche locali e Nazionali, col sostegno ovviamente delle istituzioni.
Una sorta di azionariato diffuso, con regole, meccanismi ed aspetti organizzativi e gestionali da approntare nel dettaglio, “nello spiritivo di collaborazione sportiva che ci ha contraddistinto per decenni e che si era perso, lasciando il posto al denaro e alla speculazione che oramai la fanno da padrone in troppi campi dell’intelletto umano“, si legge nella parte conclusiva della nota