Leonardo Semplici, tecnico del Cagliari, ha parlato nel corso di un’intervista concessa a Sky Sport dopo la gara di oggi contro il Milan
“Il prossimo anno resto? Io mi chiamo Semplici, mi auguro di rimanere e fare un altro step, credo di essermelo meritato ma andiamo con calma.
Un po’ di festa l’abbiamo fatta, la matematica ci dava la salvezza. Abbiamo brindato con una birra, a parte questo il percorso che abbiamo fatto è stato importante. Devo dar merito ai ragazzi ,ci siamo rimessi in discussione creando mentalità. Abbiamo fatto una grande partita e l’abbiamo preparata bene. Per fortuna è arrivata la salvezza ma questo punto corona un percorso eccezionale.
E’ stata una bella gara, è dipeso da tante cose contro un avversario importante e forte. Venire qua a creare tante situazioni di vantaggio, abbiamo rischiato poco e Donnarumma è stato il migliore.
Siamo stati compatti, con le linee strette e non li abbiamo fatti giocare. Sono contento e questo risultato corona un percorso importante.
Cosa ha dato la svolta? La stagione è cambiata dopo la sconfitta in casa contro il Verona. Tutti hanno capito che il modo di interpretare le gare non andava bene. Abbiamo discusso ed i ragazzi hanno capito che dovevano cambiare marcia. Se leggi la formazione del Cagliari non poteva avere quella classifica. Abbiamo avuto una mentalità ed uno spirito comune incredibile. A partire dal Parma. Eravamo sotto e abbiamo vinto capovolgendo la nostra stagione.
E’ stata una molla mentale, ho messo davanti agli occhi dei calciatori cose che fino a quel momento non vedevano. Come nei 95 minuti non eravamo sempre squadra come abbiamo fatto nelle ultime partite. Poi c’era malcontento con qualche gruppo diverso e non avevamo il coraggio di dire le cose in faccia. Davamo sempre la colpa agli altri, nessuno prendeva le responsabilità e non tiravano fuori le qualità che hanno.
Serviva un’altra idea e un’altra mentalità. La scossa di quel giorno li ha trasformati in quello che hanno dimostrato di essere. Questa squadra merita un’altro tipo di classifica, leggendo la formazione sembrava impossibile. Siamo stati bravi con il Presidente, il direttore ed il mio staff a risolvere tutto e arrivare a questa salvezza”.
“Godin al centro? Diego è un calciatore che tutti conoscono ed è quel tipo di guida che serve alla squadra come Pavoletti e Joao Pedro”.
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