Calciomercato Juventus: Buffon svela il suo futuro

Dove giocherà Gigi Buffon nella prossima stagione? Il tormentone sembra destinato a chiudersi in fretta.

Gigi Buffon via dalla Juve momentaneamente, il portiere tornerà

Gigi Buffon, portiere della Juventus, ha parlato nel corso di un’intervista concessa a JTV del suo futuro e anche del suo passato:

Addio e futuro?  «È stato un addio molto sereno. È un qualcosa che avevo già vissuto 3 anni prima e di conseguenza è un deja che non mi ha fatto soffrire molto visto che sapevo cosa fare. L’ho vissuto con naturalezza. Il fatto che io in questi due anni sia tornato lascia nella memoria della gente il ritorno di chi ha portato questa maglia, tutto può succedere. La paura della gente è quella di sentirsi abbandonata in certi momenti. Visto che sono tornato molti hanno anche detto: “Dai che magari tra qualche anno Gigi lo ritroviamo tra di noi”. Questo fa passare tutto».

Buffon sulla Coppa Italia

Coppa Italia? «Un bel finale. Se avessimo perso ci sarebbe stato qualcosa che non sarebbe andato bene. Così abbiamo suggellato il fine rapporto con una bellissima vittoria  che fa parte e da amicizia e sentimenti tra me e i miei compagni, tra me e la gente. È stato molto bello».

Esordio? «Il rito di iniziazione calcistica bianconero l’ho avuto dai miei parenti visto che non ero della Juve. In tutti questi anno poi lo sono diventato. Ho capito determinate dinamiche, ho fatto miei determinati valori che mi hanno cambiato. Ho scelto di essere juventino. L’ho capito e questo è un qualcosa che mi fa piacere. Molti lo diventano per eredità e non sanno nemmeno il perchè. Io lo sono diventato e questo è il regalo più bello e più grande. Il debutto lo ricordo bene, avevo tensione come in finale di Champions. Nemmeno nell’immaginario più felice ed ottimistico avrei pensato di essere nel 2021 ancora alla Juve come portiere. Serve tanto per fare questo percorso. Devo anche dire che secondo me questa carriera così lunga è stata grazie alla Juve».

Cosa lascia Buffon

Orgoglio? «Non c’è un qualcosa di specifico. La Serie B non l’ho patita. L’ho fatto di botto e senza pensarci troppo sono sceso. Le cose le faccio subito magari pentendomi dopo, ma ho quelle sensazioni animalesche che mi fanno capire ciò che è giusto per me».