Inter, retroscena Conte: ecco perchè è andato via

Perchè Antonio Conte ha lasciato l’Inter senza rimanere fino al termine del contratto? Spunta un retroscena sulla decisione del tecnico.

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La notizia dell’addio ad Antonio Conte ha lasciato tutti basiti a Milano. Tutti, anche tifosi ed ex dirigenti.

Anche Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter e oggi primo tifoso, ha parlato della scelta dell’allenatore nel corso di un’intervista concessa a Il Fatto Quotidiano

Cosa pensa dell’addio di Conte?

“Il problema per lui è stato una mancanza di sfida e di attaccamento, anche se è un professionista serio e ha fatto molto bene sulla nostra panchina. Ma ha una forte mancanza di attaccamento”

È preoccupato per l’attuale situazione dell’Inter?
“Sì, la preoccupazione c’è per forza. Questi signori sono arrivati e hanno speso e fatto una squadra da sogno. Deve essere successo qualcosa di grave in Cina. Li hanno obbligati a mollare le attività. Steven Zhang vorrebbe restare ma non so per quanto potrà rimanere”

Calciomercato Conte — Calciomercato, il futuro di Conte (Getty Images)

Ultime Inter: società ai tifosi, le ultime

Moratti ha parlato anche di un finanziamento del club da parte dei tifosi. Ecco le ultime

Cosa pensa dell’iniziativa lanciata da Cottarelli?
“Credo che ci siano tanti tifosi interisti ricchi, che poi paghino non lo so se è vero. E poi la quantità di soldi… Iniziative così ci sono anche in Germania e Spagna ma hanno una nascita che esula dalla nostra storia. Le cifre di cui l’Inter ha bisogno non si raggiungono facilmente facendo in questo modo. lo prendo come un atto di buona volontà”.

Cosa pensa in merito alla Superlega?

“Era un porta di uscita per pochi club dalla crisi, cioè per chi partecipa. Se ne parla da anni, non è una novità. Non capisco come mai sia partita e finita così male, ora sarebbe difficile farla“.

Inter: Moratti sullo stadio

Avrebbe voluto comprare o abbattere San Siro?
“Avrei voluto comprarlo e renderlo moderno. la gente va allo stadio per diversi motivi e San Siro è il migliore stadio per questo”.

C’è la possibilità che il Covid ridimensioni il calcio?

“Credo di sì, l’unica strada è quella se non inventano altri tornei, ora c’è bisogno di abbassare gli stipendi”.