Ungheria, Rossi non molla: "Ora voglio fare una cosa"

Il c.t. dell’Ungheria Marco Rossi ha parlato dell’incredibile cammino della sua Nazionale nel corso di un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport.

Ungheria, Rossi non molla: “Ora voglio fare una cosa”

Marco Rossi, commissario tecnico dell’Ungheria che ha fermato Francia e Germania, ha parlato dell’esperienza agli Europei con la Nazionale:

Bella scena? «Noi che usciamo in pullman dopo la prima partita e la gente che ci applaudo dopo uno 0-3».

Carriera? «La squadra prima di me ha perso con Andorra, Kazakistan e Lussemburgo, viveva un momento di difficoltà. Ricordo una gara del ’19 contro la Croazia. L’abbiamo persa già prima di scendere in campo quando eravamo negli spogliatoio per paura. Kadar s’è fatto rubare una palla incredibile da Modric. Non l’ho più convocato ed in questo momento gioca in Cina».

Intervista a Marco Rossi sulla fama

Fama? «So che è la notorietà dei fuochi di Ferragosto: durerà niente ma a me va anche bene. Non mi frega nulla della rivalsa e non mi interessa tornare in Italia. Sono contento di aver fatto bene nel calcio ungherese».

Ronaldo? «Ronaldo è un grandissimo campione ma a volte può essere indisponente. Dopo il rigore con noi ha esultato come quando fai gol in finale. Le gente queste cose le nota».

Stadio arcobaleno? «Io mi preoccupo di fare il mio mestiere, preferisco non entrare troppo nella diatriba visto che si tende a strumentalizzare la cosa. Ciascuno di noi ha una coscienza e io posso andare in giro a testa alta. Poi mi preme dire che, per la mia esperienza decennale, ho visto che in Ungheria c’è tolleranza, anche io sono uno straniero. E non ho mai visto episodi di discriminazione per gli omosessuali».