Antonio Conte, ex commissario tecnico della Nazionale, ha parlato della Nazionale italiana nel corso di un’intervista concessa alla La Gazzetta dello Sport
Italia, Antonio Conte: “Con la Spagna usciamo fortificati”
Conte ha parlato dell’Italia in vista della gara contro l’Inghilterra:
Italia? «Nel calcio moderno un allenatore deve insegnare alla sua squadra i tre momenti nelle due fasi di possesso e non possesso palla. I calciatori li devono assimilirare ed utilizzare in gara. La fase di possesso prevede tre tipi di costruzione di gioco: partendo dal basso; intermedia; nella metà campo avversaria mentre in attacco si fa una pressione ultra offensiva; una intermedia; l’occupazione dello spazio nella propria metà campo. La nostra Nazionale ha dimostrato di saper fare praticamente tutto. Certo, poi per vincere non bastano le sole conoscenze, molto dipende dalla qualità dei giocatori in campo. In passato non eravamo troppo predisposti verso la pressione alta, ora siamo cambiati. L’Italia è un osso duro perché non la trovi quasi mai scoperta».
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Antonio Conte sulla difesa della Nazionale italiana
Difesa? «Con tutto il rispetto per tutti gli altri giocatori ma la forza è data da Donnarumma-Bonucci-Chiellini. Loro tre insieme danno sicurezza a tutta la squadra. Considero Donnarumma uno dei tre migliori al mondo e di Bonucci e Chiellini che posso dire. Nonostante mille battaglie, sentono ancora l’odore del sangue. Mentalità vincente, esperienza, carattere, forza. Nella gestione dei momenti sono due assoluti top player nel ruolo».
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Conte sui problemi contro l’Inghilterra: “Wembley spinta e zavorra”
Inglesi? «L’Inghilterra è una squadra forte anche in panchina. Non sollo Sterling ma anche Saka, Foden, Sancho, Grealish. E poi ovviamente Harry Kane. Molti ne elogiano la capacità di andarsi a prendere il pallone e giocare con i compagni».
Wembley? «L’Inghilterra aspetta questa partita da una vita. Non hanno mai vinto nulla in Europa, l’unica coppa sono stati i Mondiali nel 1966. L’aiuto di Wembley può essere una spinta enorme ma anche una zavorra, sentiranno la pressione. Quando sono andati in svantaggio con la Danimarca hanno mostrato un po’ di difficoltà a livello emotivo, così come nei supplementari».
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