Roma, infortunio Spinazzola: torna subito, bruciati i tempi di recupero

Incredibile ma vero, Leonardo Spinazzola tornerà in campo prima del previsto. Secondo le ultime voci in arrivo dalla Capitale il calciatore sta bene.

Notizie Roma, infortunio Spinazzola: torna subito, pronto a novembre

La Roma aspetta Leonardo Spinazzola. Dopo l’infortunio in Nazionale nel corso della gara contro il Belgio, il terzino lavora per tornare in campo.

Leonardo Spinazzola vuole  bruciare le tappe per tornare a disposizione di Mourinho dopo l’infortunio al tendine d’Achille in Nazionale: queste le parole del calciatore a QS:

«Torno a novembre. Intendo dire che a novembre sarò a disposizione del mister e posso già andare in campo Nella mia testa c’è solo questa data. Altri ci sono riusciti, voglio farlo anche io».  

Quando ricominci?
«A Trigoria tornerò a lavorare il 2 agosto, a un mese dall’infortunio. Comincerò con esercizi per la mobilità della caviglia sotto la tutela dei fisioterapisti, ho voglia di riprendere la routine e giocare di nuovo in questo momento. Ma per sei settimane non potrò poggiare neanche il piede a terra, poi comincerò a caricare pesi bassi. Ma io già ora non sto fermo: ho già tolto i punti, già vedo che le cose vanno meglio».

Spinazzola sui tempi di recupero e sull‘infortunio

Si poteva evitare l’infortunio in Nazionale?
«Purtroppo no, era inevitabile. Si sono verificate alcune circostanze per esempio il tipo di sforzo che ho dato sul tallone, il terreno un po’ sabbioso, e poi anche quello scatto ha fatto si che arrivasse la rottura. Se avessi poggiato sulla punta non mi sarei mai rotto. Due mesi prima avevo fatto una risonanza e stavo bene, panzienza. Ma ormai è passato, penso al futuro».

Sorriso?
«Ho un bel carattere. Da quasi due anni mi sento meglio».

Spinazzola sul mercato e su Inter e Roma

Mancato passaggio all’Inter di Spinazzola?
«Mi fece male, parlarono di me come zoppo, da quell’episodio ho trovato tutta la forza del mondo per riprendermi. Volevo convincere il mondo. Ora niente mi fa più paura».

 Viña per sostituirti?
«Mai nella vita. Anzi, ne sono contento. Finché io non rientro sarebbe rimasto solo Riccardo (Calafiori, ndr). Viña è il benvenuto, e poi magari faccio tardi con il recupero. Molti dicono a febbraio».