Lutto nel mondo del calcio: il mister è morto colpito da un fulmine

Allenatore muore colpito da un fulmine. L’onda d’urto ha abbattuto anche i calciatori che si trovavano intorno alla vittima: verrà osservato un minuto di silenzio.

Il calcio è in lutto: muore a 41 anni Ivan Ranchev

Il calcio bulgaro piange con amarezza la scomparsa di mister Ivan Ranchev in circostanze a dir poco tragiche. Come riferisce infatti l’agenzia di stampa nazionale bulgara, la BTA, il giovane allenatore mentre era alla guida domenica scorsa del suo Chernogorovo, è stato raggiunto da un fulmine che l’ha colpito in pieno, non lasciandogli via di scampo.

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La gara contro il Lessichovo, in casa di questi ultimi, era cominciata da qualche minuto quando un temporale di è abbattuto sul terreno di gioco. Inutile l’intervento dei medici, che hanno provato a rianimare la vittima: non hanno potuto fare altre che constatare il decesso del tecnico.

Stando a quanto riferisce la nota diramata dall’agenzia, l’onda d’urto è stata così forta da coinvolgere i calciatori che si trovavano in prossimità della scarica, abbattendoli. Nessuno di loro però ha riportato conseguenze gravi.

ultime morte ranchev
Ivan Ranchev

Bulgaria in lutto per Ranchev: il racconto

La morte di Ranchev ha scosso il calcio. Il sindaco di Lessichovo, Dimitar Vrinchev, ha affermati ai media locali che la partita è iniziata intorno alle 18:30 e dopo qualche secondo “ha cominciato a piovere ed il cielo si è letteralmente illuminato, c’è stato un tuono fortissimo e quindi il fulmine ha colpito il terreno di gioco. Ha colpito Ranchev ed un giocatore del Lessichovo, entrambi sono caduti a terra“.

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lutto nel mondo del calcio

Chi era Ivan Ranchev: la carriera

Il calcio è in lutto per Ivan Ranchev. Nato nella città di Stamboliyski il 28 febbraio 1980, era un ex centrocampista: ha vestito le maglie di Heber, Benkovski di Pazardzhik e Stamboliyski. Negli ultimi 20 anni, la sua carriera sportiva è stata indissolubilmente legata al Pazardzhik e alla regione cirocstante. Ha disputato gran parte della sua carriera agonistica con l’Heber tra la seconda e terza serie bulgara. In molti di questi incontri è stato il capitano della squadra.

 

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