Zlatan Ibrahimovic, con il suo solito carisma, rilascia alcune interessanti dichiarazioni a France Football. Il centravanti del Milan non si nasconde alle domande.
Ibrahimovic, l’intervista: “Manco io a lui e non il contrario…”
Torna a far parlare di sé, parlando di sé stesso, Zlatan Ibrahimovic. L’intervista ai microfoni di France Football sarà pubblicata nella giornata di domani ma i colleghi di MilanLive hanno già anticipato alcune delle dichiarazioni dello svedese, in merito a chi si è conteso il Pallone d’Oro per diverse occasioni.
Ibrahimovic è chiamato ad una stagione da vero supereroe, considerando quella che è la sua età che ormai avanza – non è più un giovanotto – e l’obiettivo di riportare il Milan in alto, lì dove merita.
Ibrahimovic parla così del Pallone d’Oro, trofeo che gli manca nel comunque importante Palmarés: “Mi manca il Pallone d’Oro? Sono io che manco a lui…”
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Milan, stoccata ad Ibrahimovic su CR7 e Messi
Si parla di Pallone d’Oro, trofei, confronti con CR7 e Messi, ma non solo. Nella lunga intervista di Zlatan Ibrahimovic, si toccano diversi temi. Uno tra questi, è appunto il confronto con i campioni degli ultimi 20 anni nel calcio: “Possono anche avere trofei, se si parla di quello, sono inferiore a loro perché non ho vinto la Champions League. Al contrario, se parliamo delle qualità, io non mi sento inferiore né a Messi né a Ronaldo. Sono grandi giocatori, io non so per cosa si assegna il Pallone d’Oro…
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Non so in base a cosa si decida il premio del Balon d’Or, ma io non ne sono per niente ossessionato. È importante il collettivo perché quando il collettivo è vincente, il singolo funziona. Mettiamo anche che il singolo è buono, ma poi se la squadra non è buona… In fondo, vi dico la verità, penso di essere il migliore al mondo”.
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Milan, Ibrahimovic sui campioni del passato: “Non serve…”
Non serve fare paragoni con i grandi campioni del passato, parola di Zlatan Ibrahimovic. Ecco le parole dello svedese: “Non è rilevante. Ognuno ha giocato nella propria generazione, con il calcio che subisce stravolgimenti a distanza di anni. Fare paragoni diventa complicato, ognuno ha la propria storia. Conta quella”.
