Il pubblico ministero ha chiesto 9 condanne: tra gli imputati anche alcuni funzionari del Comune e della Questura.
Juve-Real Madrid, la notizia è ufficiale
Secondo quanto riferisce l’ANSA, il pm di Torino Vincenzo Pacileo ha chiesto in Corte d’Assise 9 condanne per i fatti di Juventus-Real Madrid, risalente allo scorso 3 giugno 2017. Le richieste vanno da 2 anni e 3 mesi a 1 anno e 4 mesi. In occasione di quella finale di Champions, in piazza San Carlo, ondate di panico tra la folla provocarono oltre 1.500 feriti e, in seguito, la morte di 2 donne.
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Tra gli imputati di disastro e omicidio colposo figurano funzionari del Comune e della Questura, oltre al viceprefetto Roberto Dosio, per il quale la richiesta è un anno e 10 mesi. Secondo il pm ci furono lacune nell’organizzazione e nella gestione dell’evento.
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Juventus-Real Madrid, le motivazioni dietro la richiesta di condanna
La motivazione della richiesta del pm per Juventus-Real Madrid è rinvenibile nella stessa nota. Secondo il pubblico ministero tutti gli imputati hanno avuto una parte di responsabilità come “rotelle di un ingranaggio cooperativo”. Il magistrato ha invocato i principi giurisprudenziali contenuti nelle sentenze sull’incendio del cinema Statuto del 13 febbraio 1983, costato la vita a 64 persone.
Riguardo all’evento di piazza San Carlo, ha osservato che “il vero organizzatore è stato la Città di Torino nei suoi vertici politici”. La sindaca Chiara Appendino è già stata condannata in primo grado con rito abbreviato a diciotto mesi.
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La tragedia di Piazza San Carlo: aspetti critici
Al termine dei tragici fatti di Piazza San Carlo per Juventus-Real Madrid, sono stati osservati alcuni aspetti critici che potrebbero aver contribuito al suo verificarsi. In primis la mancanza di coordinamento tra le forze di pubblica sicurezza presenti in piazza; in secundis, la mancanza di un punto di soccorso prestabilito in caso di emergenza. Infine la presenza incontrollata di venditori abusivi di bevande contenute in bottiglie di vetro, i cui cocci hanno contribuito all’aumento del numero dei feriti durante la fuga collettiva.