chiesa bentancur
La Juventus sta per tornare in campo ma dovrà farlo senza uno dei suoi campioni, che sarà assente per infortunio come svelato dal mister.
Brutta tegola per l’allenatore bianconero che dovrà a fare a meno di uno dei suoi fedelissimi di inizio stagione. Nonostante non abbia mai scaldato il cuore dei tifosi, ad oggi Adrien Rabiot è un titolare della Juventus ed il suo infortunio complica i piani di Allegri in vista della gara contro la Sampdoria, in programma domenica alle ore 12:30 all’Allianz Stadium. Ecco quanto dichiarato dal tecnico in proposito: “Stanno tutti bene, tranne Rabiot che non sarà convocato per un piccolo problema. Ha preso un colpo alla caviglia“.
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Non è arrivato alcun comunicato ufficiale e chiaramente serviranno esami strumentali per circoscrivere la problematica, verificando condizioni e tempi di recupero per il problema di Rabiot, che sicuramente salterà la sfida contro la Samp.
Al posto del francese dovrebbe trovare posto Federico Bernardeschi, un interprete più classico del ruolo di esterno, ma non sono escluse altre sorprese.
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Non si è parlato oggi solo dell’infortunio di Rabiot nella conferenza stampa di Allegri. Il mister ha detto che “ci saranno dei cambiamenti, bisogna conservare le energie in vista del Chelsea“. E ci comincia con il ruolo di portiere: sarà Perin a scendere in campo domani al fischio iniziale. Resta poi il dubbio tra Kean e Morata (“decido domattina“), così come per Cuadrado e Bentacur: nessuno dei due è sicuro di un posto da titolare.
Bonucci invece è sicuro di un posto da titolare: “Domani gioca, è un giocatore importante e quando sta bene gioca. Leo è un giocatore che magari dice di esser stanco e poi quando si avvicina la partita sta bene“.
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Conclusione della conferenza del mister sul momento di difficoltà della Juventus, al di là degli infortuni: “I nostri cali non sono stati fisici, ma tecnici, regalando palloni gratuiti. Cosa ci manca? Intanto i risultati, perché quando si vince l’autostima sale, si lavora meglio. Io preferisco essere criticato ma con una squadra vincente, la “compassione” si prova per chi perde“.
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