Serata da campioni per la Juventus che affronta il Chelsea in Champions League: non si parla solo del match contro i Blues tuttavia e l’amministratore delegato del club Maurizio Arrivabene si toglie qualche sasso dalle scarpe.
Juve, la bordata di Arrivabene
Proprio mentre si continua a parlare della posizione della Juventus all’interno del progetto Superlega, arriva la stoccata dell’ad del club. Lo studio di Prime Video ha chiesto infatti al dirigente di prendere posizione in merito alla questione, visto che l’avversario di stasera si è prima accodato al progetto Superlega, salvo poi ritarsi indietro.
Ecco il commento furente di Arrivabene, ad della Juventus: “Per cominciare queste sono questioni di cui si occupa Agnelli, ma non sono mai stato il tipo che si tira indietro, per carattere e nel lavoro, quindi rispondo“.
Tutte le news sul calciomercato italiano e non solo: CLICCA QUI!
“Cominciamo dal principio, il Chelsea è stato uno dei club fondatori, dai primi momenti c’era. Poi è chiaro che per dialogare bisogna essere in due“. E a questo punto l’interlocutore del dirigente bianconero è chiaramente l’UEFA: “Per trattare bisogna essere in due. Se dall’altra parte ci sono insulti, o desideri deliranti, il dialogo non è possibile.Però spero che prima o poi si arrivi ad una soluzione condivisa“.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Juventus-Lukaku, annuncio shock di Conte
Juventus-Chelsea, la presentazione di Arrivabene
C’è però Juventus-Chelsea e arrivabene, dopo la sfuriata, analizza il match: “Tutti match sono importanti, di fronte abbiamo i campioni d’Europa, ma dobbiamo agire da grande squadra ed entrare in campo senza paura. Il nostro obiettivo in Champions per il momento è raggiungere il passaggio del turno, poi vedremo il da farsi. Al momento deve essere questo il nostro traguardo“.
POTRESTI LEGGERE ANCHE >>> Juventus-Chelsea: gli highlights in diretta
Juve, di quali insulti parla Arrivabene?
Le parole di Arrivabene arrivano in particolar modo per rispondere agli insulti di Ceferin verso Agnelli e la Juventus. Il presidente dell’Uefa, dopo aver definito il numero 1 bianconero un capitano che ha abbandonato la nave, lo ha estromesso dalla classica cena di gala dove sono stati invitate le altre società prima della Nations League.