La Serie A ha fatto registrare già diversi, e vergognosi, casi di razzismo nelle prime giornate di campionato. Da Koulibaly, Osimhen e Anguissa a Maigna e Vlahovic: la piaga del razzismo è radicata in tutti gli stadi italiani.
Razzismo, la storica decisione della Serie A
La Serie A si schiera, attivamente, contro il razzismo. La Lega Calcio è pronta ad agire pesantemente contro i prossimi casi razzisti che si verificheranno nel nostro campionato. Nelle prime 7 giornate, a Bergamo, Torino e Firenze si sono registrati odiosi insulti a calciatori neri (Maignan, Osimhen, Anguissa, Koulibaly) e contro Vlahovic.
Stando a quanto riporta Il Mattino, il presidente della Serie A Paolo Dal Pino e l’ad Luigi De Siervo hanno deciso di attuare la linea dura dopo il terzo caso di razzismo avvenuto nelle prime giornate di campionato.
Nell’assemblea che si terrà in queste ore in Lega Calcio, i club chiederanno l’esclusione perenne e defintiva dei razzisti da tutti gli stadi d’Italia.
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Serie A, stop al razzismo: ecco cosa succede
Stop al razzismo in Serie A. E’ questa la linea che si è, finalmente, deciso di intraprendere in Italia. I casi stanno aumentando di settimana in settimana e non c’è altro da fare che individuare i responsabili e squalificarli a vita dagli stadi.
In occasione dell’assemblea odierna sarà proposto di allargare l’espulsione dei tifosi razzisti da tutti gli impianti della Serie A.
Già accade in Premier League e nel Regno Unito, tra l’altro, il divieto permanente riguarda anche chi insulta sui social. La Serie A, quindi, ha deciso di schierarsi concretamente contro il razzismo.
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“Scimmia, zingaro, negro”: vergogna razzista in Serie A
La Serie A è ancora vittima del razzismo e dei razzisti. Nelle prime 7 giornate di campionato sono già 3 i casi eclatanti di profusa ignoranza negli stadi italiani. A partire dal Gewiss Stadium di Bergamo, quando i tifosi dell’Atalanta presero di mira Vlahovic a fine partita, intonando un fastidiosissimo “Sei uno zingaro” all’indirizzo dell’attaccante serbo.
Poi dall’Allianz Stadium di Torino, alcuni tifosi della Juve indirizzarono versi di scimmie e ululati a Mike Maignan, oltre a insulti del calibro di “negro”.
Infine domenica scorsa al Franchi di Firenze: a fine partita i tifosi della Fiorentina hanno ululato contro Anguissa e Osimhen, e chiamato “scimmia” Koulibaly.
Ora la Serie A ha deciso di schierarsi contro il razzismo, con la speranza che cambi qualcosa.
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