Ivan Juric, tecnico del Torino, ha parlato nel postpartita dopo la sconfitta contro la Roma.
Torino: Juric duro nel postpartita
L’allenatore del Torino, Ivan Juric, ha parlato ai microfoni DAZN dopo la sconfitta per 1-0 contro la Roma. Il tecnico ha poi parlato di cosa è cambiato rispetto allo scorso anno:
“Cosa penso della partita? Quando fai una serie di risultati così, qualche domanda te la fai. Penso che la squadra ha fatto un’ottima gara, non è riuscita a concretizzare quello che abbiamo creato però. Abbiamo retto ma sprecato troppo. Qualcosa non va bene, difficile commentare sconfitte così secondo me. Penso che quest anno c’è una visione diversa, la situazione era gravissima lo scorso anno e adesso c’è un senso di gioco. Ci vogliono miglioramenti e conoscenze, il primo passo è che il Torino è una squadra che gioca e che attacca. So quello che dobbiamo fare, ci riusciremo e quest anno è importante fare belle prestazioni e un campionato migliore rispetto a quello degli scorsi anni”.
Tutte le news sul calciomercato italiano e non solo: CLICCA QUI
Roma-Torino: Juric sulla sconfitta e su Belotti
Juric ha poi parlato del risultato negativo e sulle condizioni di Andrea Belotti, il quale è uscito per infortunio verso fine partita:
“C’è grande dispiacere, i ragazzi mi stanno dando grandi soddisfazioni sul cambio di mentalità rispetto alla scorsa stagione. Meriterebbe più soddisfazioni in questo tipo di partite, poi però cerchiamo di analizzare la gara e capire il perchè le cose non sono andate bene. Dobbiamo crescere e restare umili”
Roma-Torino: le formazioni ufficiali, risultato live e highlights
Ultime Torino: Juric sugli esterni di centrocampo
Infine Juric ha poi parlato degli esterni di centrocampo:
“Ci sono partite in cui c’è campo e vanno bene, ma nelle partite come quella di oggi ci manca proprio questo. Abbiamo vinto quando c’è Ansaldi che ha la tecnica giusta, e senza di lui ci manca quel tipo di caratteristica. Quando gli spazi sono ridotti, non è l’ideale giocare con i nostri quinti”
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Torino: rapporto Juric-Belotti, la risposta