L’inchiesta sulle plusvalenze non si ferma. Agli interrogatori emergono particolari inaspettati e c’è chi teme conseguenze pesanti per il club.
Plusvalenze Juventus: gli inquirenti continuano a indagare
Da quasi una settimana la Juventus è finita nell’occhio del ciclone in merito all’inchiesta sulle plusvalenze fittizie, che sarebbero state gonfiate proprio per rendere il passivo di bilancio meno pesante. Il rischio concreto con rossi eccessivamente pesanti è infatti quello di violare il fair play finanziario e subire quindi sanzioni particolarmente pesanti da parte della UEFA.
Diversi trasferimenti, invece, secondo quanto sta emergendo, sarebbero stati dichiarati con valori più elevati rispetto alla realtà pensando di poterla fare franca. Il presidente Agnelli, come ha confermato Massimiliano Allegri in conferenza stampa, ha provato a tranquillizzare tutto l’ambiente, giocatori compresi, ma il timore di andare incontro a conseguenze pesanti resta concreto.
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Plusvalenze Juventus: gli inquirenti procedono con gli interrogatori
Almeno per ora i vertici della Juventus si sono detti disponibili a collaborare con gli inquirenti che sono al lavoro nell’inchiesta sulle plusvalenze. I dirigenti, infatti, sono convinti di avere agito nel pieno rispetto delle norme e sono pronti a dimostrarlo anche nelle opportune sedi. Un concetto che è stato ribadito anche dall’ad di Exor, John Elkann: “La società considera di poter far luce su tutti gli aspetti che vengono contestati. Per questo stiamo collaborando con gli inquirenti” – sono state le parole del dirigente alla stampa in occasione dell’Investor Day di Exor.
Con l’obiettivo di fare luce sull’operato della società la Procura procede con gli interrogatori. Gli ultimi a essere stati convocati sono stati l’ex manager Marco Re e Stefano Bertola. Chi pensava che il loro intervento potesse servire a fare luce su quanto accaduto nel club negli ultimi anni ha però dovuto ricredersi.
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I dirigenti Juventus fanno scena muta all’interrogatorio: il prossimo scenario
I due dirigenti convocati in Procura per far luce sulle informazioni in loro possesso sulle plusvalenze fatte dalla Juventus hanno infatti deciso di fare scena muta. Entrambi, come da loro diritto, hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere.
Tra gli aspetti su cui si vuole fare luce c’è una carta relativa al trasferimento di Cristiano Ronaldo. Il documento, però, non è ancora stato rilevato.