Ancora una volta Report smaschera attraverso un’intervista quelli che sono i trucchi utilizzati per arricchire i bilanci.
Juventus, Report ha contattato Campedelli per le plusvalenze
Prima o poi era inevitabile. L’unica squadra ad essere penalizzata sul campo da quello che è accaduto sulle carte è stato il Chievo Verona. Logico quindi che nell’ambito dell’inchiesta sulle plusvalenze della Juventus arrivassero a Report anche le parole dell’ex presidente del club veneto, Luca Campedelli. L’ex numero 1 del Chievo dei miracoli è sparito oggi dal mondo del calcio ed anzi annuncia quella che potrebbe essere la sua ultima intervista.
Conscio del valore delle sue parole, ha infatti dichiarato: “Non so che farò di me dopo quest’intervista, cercherò di andare avanti. Con ogni probabilità è l’ultima intervista che rilascerò“. Si chiude con tale previsione l’anticipazione diffusa da Repor rispetto all’intervista che sarà rilasciata nella sua interezza lunedì prossimo su Rai3.
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Juventus, il comunicato sull’inchiesta plusvalenze
Basta guardare al comunicato ufficiale della Juventus per capire come sia impattante l’inchiesta sulle plusvalenze. La Vecchia Signora infatti ha allarmato tutti i suoi tifosi diffondendo un comunicato dai toni solenni, il cui contenuto può essere riassunto nell’impossibilità di ricapitalizzare in pendenza di tale inchiesta, e per tal motivo il futuro finanziario del club è a rischio.
La situazione dei conti del club infatti è molto difficile: l’acquisto di Ronaldo è stato soltanto una della operazioni che hanno portato ad un fabbisogno di 150 milioni per il 2022. La ricapitalizzazione doveva servire proprio a soddisfare quest’esigenza, che a questo punto resterà tale.
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Juventus, le ultime sull’inchiesta
A tener banco nell’ambito dell’inchiesta plusvalenze è anche e sopratutto la famosa “carta” sull’affare Ronaldo: ieri la Guardia di Finanza è stata nella sede del club bianconero alla ricerca di tale documento che però non è saltato fuori.
Si tratta di un documento inerente gli arretrati che spettavano all’asso portoghese, risolti appunto con una scrittura privata.
