La Juventus è stata la squadra regina del calciomercato estivo. I bianconeri hanno migliorato la rosa a disposizione di Allegri ma il futuro di qualche calciatore è in bilico. Qualcuno si sente messo da parte con i nuovi acquisti e non è da escludere l’addio.
Juventus, messaggio d’addio: le parole
Il futuro della Juventus sembra poter essere molto roseo per Allegri. La rosa che sta costruendo la società può portare molti risultati importanti ma non è ancora stata completata. In estate ci si aspettano altri colpi di rilievo ma è anche il momento di salutare qualche senatore.
La dirigenza della Juventus sta valutando con cura ogni movimento per il futuro. Tra rinnovi e cessioni dolorose, qualcuno dovrà dire addio e cercare fortuna altrove.
Tra questi potrebbe esserci Weston McKennie: il centrocampista americano ha mandato un messaggio d’addio alla società.
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Juventus, McKennie criptico sul futuro: il suo annuncio
Il futuro di Weston McKennie sarà lontano dalla Juventus? Il centrocampista americano è stato oggetto di discussione già nel mese di gennaio e la prossima estate sarà ancora uno dei candidati all’addio.
Ai microfoni di DAZN, McKennie ha parlato del suo futuro alla Juventus. Non ha esluso l’addio ma ha ribadito di trovarsi molto bene.
“Ora qui sono felice. Una delle cose che sogni è giocare in un grandissimo club con una storia importante, con tanti tifosi, l’atmosfera. Ma il calcio è uno sport talmente imprevedibile, hai i tuoi alti e bassi. Ho imparato che il calcio è un grande business e se non riesci a fare il tuo in un club come la Juventus, rimpiazzarti è tanto facile quanto prenderti. Ora sono felice, sto facendo bene e spero di continuare, ma non si sa mai cosa ha in serbo il futuro”.
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McKennie: “Spesso in difficoltà con Allegri”
Weston McKennie, poi, ha parlato delle difficoltà di ambientamento nel calcio di Massimiliano Allegri.
“Allegri allena da non so quanti anni, ha già lavorato alla Juventus e conosceva già alcuni giocatori, sa come funziona. Qui in Italia una delle cose che è stata più utile per me è l’aspetto tattico. Sembra di giocare a scacchi: prima sei in una certa posizione, poi devi essere in un altro posto quando cambia la posizione della palla. All’inizio con Allegri faticavo nella fase difensiva, perché in Germania potevo essere più libero, qui si è più precisi”.
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