Intervista del giocatore che ha parlato del suo futuro che lo vede lontano da Torino e la Juventus.
Addio Juve, le parole del campione sudamericano
Un calciomercato di gennaio che ha creato tanto per la Juventus, che al tempo stesso però ha dovuto operare delle scelte difficile per dare a Max Allegri una squadra che fosse in grado di lottare per la Champions.
Rodrigo Bentancur è passato dalla Juventus al Tottenham a titolo definitivo, il centrocampista dell’Uruguay ha parlato del suo futuro in Inghilterra nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport dove ha raccontato il suo stato di forma e l’ambientamento in Premier League, un campionato nuovo per lui visto che ha militato in Europa solo in Seri A.
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Tottenham, Bentancur spiega perché ha lasciato la Juve
Tottenham, le parole di Bentancur dopo il suo trasferimento dalla Juventus al club inglese.
“Il momento che stiamo vivendo è particolare, eravamo soddisfatti e felici per il successo contro il Manchester City ma la sconfitta contro il Burnley ha cambiato tutto. E’ stato un risultato che ci ha lasciato molto delusi e con l’amaro in bocca”.
“Perchè ho lasciato la Juventus per il Tottenham nel calciomercato di gennaio? Devo dire che tutto è nato per modo casuale. E’ successo tutto in fretta, io ero con la Nazionale dell’Uruguay. Anch’io sono rimasto sorpreso di questa trattativa”.
“Futuro? Sono davvero felice qui al Tottenham e voglio aiutare il club ad arrivare in Champions League per la prossima stagione. Siamo determinati a raggiungere l’obiettivo”.
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Tottenham, Bentancur sulla differenza tra Conte e Allegri
Non solo futuro e calciomercato Tottenham, Rodrigo Bentancur si è soffermato anche su Antonio Conte e Massimiliano Allegri
“Conte e Allegri sono due allenatori molto simili: hanno la stessa mentalità, quella di vincere sempre. Pensano solo a quello, è il loro modo di fare che cambia”.
“Conte vive di calcio e lo trasmette ai giocatori per questo sono davvero felice di poter lavorare con lui. Premier League? E’ un campionato molto più fisico e gli arbitri fischiano anche di meno. Mi devo abituare allo stile di gioco inglese”.
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