Guerra Ucraina, l’allenatore si è dimesso: annuncio ufficiale

La notizia clamorosa e ufficiale di calciomercato degli allenatori. A causa della guerra in Ucraina il tecnico ha preso una decisione importante la sua carriera. Ecco cosa è accaduto.

Guerra Ucraina: decisione a sorpresa dell’allenatore

Non si placa la Guerra in Ucraina e anche il mondo dello sport sta avendo delle conseguenze su questa tragica situazione. In particolar modo, a pagarne le spese, è lo sport russo.

Diverse le sanzioni dell’Europa nei confronti della Federazione russa ma anche i protagonisti, come tecnici e allenatori, hanno deciso di fare un passo indietro e lasciare i propri club. Dopo Markus Gisdol, che questa settimana ha detto addio alla Lokomotiv Mosca, anche un altro allenatore tedesco ha deciso di lasciare la Russia. Si tratta del tecnico Daniel Farke che si è dimesso da tecnico del Krasnodar.

L’ex allenatore del Norwich, nominato allenatore dell’FK Krasnodar il 13 gennaio, ha detto addio. Farke ha deciso di dimettersi a causa della questione politica che ha colpito Russia e Ucraina. La società ha annunciato che il tecnico ha rassegnato le dimissioni insieme al suo staff, lasciando il club al sesto posto nel campionato russo.

Tutte le news sul calciomercato italiano e non solo: CLICCA QUI

Russia: Farke si dimette da tecnico del Krasnodar

Farke ha trascorso solo 48 giorni con la tuta da tecnico del Krasnodar senza aver partecipato a nessuna partita. Il Krasnodar avrebbe dovuto giocare il 27 febbraio contro il Lokomotiv, ma la partita è stata posticipata a causa di eventi in Ucraina. E oggi è arrivata la notizia ufficiale delle dimissioni di Farke da allenatore del Krasnodar.

LEGGI: La Super League è tornata: è UFFICIALE, le squadre partecipanti

Farke lascia il Krasnodar, le motivazioni

Daniel Farke ha lasciato il Krasnodar di comune accordo con il club a seguito della guerra in Ucraina.

Parlando con il portale tedesco Kicker, dopo aver lasciato Krasnodar, Farke ha spiegato i motivi: “L’attuale sviluppo politico e la richiesta associata dei nostri figli, mogli, famiglie e amici di tornare a casa e la perdita di tutte le prospettive sportive hanno ora portato a questa decisione ben ponderata”.

“È molto difficile per noi, perché siamo stati accolti molto calorosamente dal primo giorno. Abbiamo formato in pochissimo tempo una grande comunità di diverse nazionalità, che voleva perseguire insieme verso nuovi obiettivi sportivi, con gioia e divertimento”.

La decisione dell’addio è arrivata anche a seguito dello stop dei club russi da tutte le competizioni FIFA e UEFA fino a nuovo avviso a seguito dell’invasione delle truppe russe in Ucraina.

LEGGI: Milan, tegola per Pioli: il giocatore va ko, l’esito dell’esame

Gestione cookie