C’è Abramovich dietro la guerra, clamorosa rivelazione dall’Inghilterra. Ci sono dei motivi ben precisi dietro la scelta di lasciare il Chelsea, coinvolto in quella che è la guerra tra Putin, la Russia e l’Ucraina.
Chelsea, Abramovich dietro la guerra e le scelte di Putin
Nuove notizie e nuovi retroscena, dietro la scelta di Roman Abramovich di lasciare il Chelsea. Nei giorni scorsi, l’annuncio di dire addio alla presidenza del club britannico, dopo aver dato praticamente tutto, portando in alto la società londinese.
Ci sarebbe un ruolo importante nella guerra tra Russia e Ucraina, proprio per Abramovich. Diverse news circolano in Inghilterra sulla sua posizione nella faida tra Putin e il governo ucraino, l’addio al Chelsea sarebbe arrivate a causa pure di alcune pesantissime sanzioni europee che sarebbero legati agli oligarchi collegati a Putin.
Abramovich sarebbe coinvolto nella guerra: alcuni dei carri armati russi sarebbero stati fabbricati da una sua azienda.
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Putin, c’è Abramovich dietro la guerra: la rivelazione
Dietro la guerra tra Russia e Ucraina, c’è dunque lo zampino di Abramovich – ormai ex patron del Chelsea -, oltre a quello di Putin. Sono i colleghi di Daily Mail a rivelare le ultime news, circa i rumors legati all’ex presidente dei Blues.
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Abramovich sarebbe stato chiamato in Bielorussia, dal governo Ucraino, per la negoziazione con la Russia, per la guerra. Il punto è che secondo il giornale, Abramovich sarebbe proprietario di un’azienda siderurgica in Russia, che avrebbe messo a disposizione i materiali per la fabbricazione dei carri armati che sono stati poi utilizzati per l’invasione in Ucraina.
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Guerra Russia-Ucraina, ecco cos’ha fatto Abramovich
Otto giorni prima prima dell’invasione di Putin e delle armi della Russia in Ucraina, Abramovich avrebbe trasferito le azioni di Evraz (azienda siderurgica che ha prodotto le armi). L’ex presidente del Chelsea è stato smascherato e c’è probabilmente anche questo, dietro la scelta di salutare il club londinese.