Dopo aver archiviato l’attività istruttoria, la Procura Federale ha deciso di procedere contro 11 società italiane per l’inchiesta sulle plusvalenze.
Penalizzazioni per Juve e Napoli? Ecco cosa rischiano i club
La Procura Federale nel corso della giornata di ieri ha notificato ieri a 11 società l’atto di deferimento per illecito amministrativo, coinvolgendo anche 61 dirigenti.
I club che sono stati coinvolti sono Genoa, Empoli, Juventus, Napoli e Sampdoria in massima serie, più altri club di altre categorie come Pisa e Parma, Pescara e Pro Vercelli, oltre alle società fallite Chievo e Novara. Ma cosa rischiano in termini di punti in classifica queste squadre?
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Serie A: per Napoli e Juve pronte solo ammende
La novità, a suo modo storica, sta nel fatto che la Procura Federale ha deciso di valutare singolarmente le operazioni di mercato ed i cartellini dei calciatori. Questa rappresenta un punto di svolta visto che a tutti i club in questione viene contestata la violazione dell’articolo 31 comma 1.
Questo articolo punisce «la mancata produzione, l’alterazione o la falsificazione materiale o ideologica, anche parziale, dei documenti richiesti dagli organi di giustizia sportiva». Ai club è contestato di aver «contabilizzato nelle Relazioni finanziarie plusvalenze fuori dai principi contabili».
I tifosi però possono star tranquilli perchè, come riportato dal CDS, Juventus e Napoli rischiano al massimo un’ammenda con diffida.
Inchiesta plusvalenze: i dirigenti rischiano grosso
Diverso il discorso per i dirigenti di Juve e Napoli e non solo. Per loro, infatti, potrebbe pure arrivare una squalifica che potrebbe metterli fuori uso per un lungo periodo. Anche Sampdoria e Genoa, quindi, dovranno difendersi da tale accuse che colpiscono principalmente i loro presidenti. Parallelamente prosegue per la Juve l’inchiesta Prisma, che vede la Juventus e i suoi vertici indagati per falso in bilancio. Questo reato è molto diverso dal primo. Dopo le plusvalenze, la lente d’ingrandimento si starebbe concentrando sulle due manovre di stipendi relative all’accordo collettivo di marzo 2020 con i calciatori.
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