Serie A, aumentano i prezzi: annuncio di DAZN contro gli utenti

L’aumento dei prezzi degli abbonamenti di DAZN per la prossima Serie A ha creato malumori tra gli utenti. Ci sono state tante polemiche sul nuovo listino ufficializzato dalla TV OTP che, ora, dovrà far fronte a numerose richieste di disdetta.

Serie A, aumentano i prezzi: annuncio di DAZN contro gli utenti

DAZN non soddisfa i tifosi della Serie A: l’aumento dei prezzi ha creato numerose polemiche. Il servizio OTP che permette la visione della Serie A 2022/23 ha pubblicato il nuovo listino prezzi per la prossima stagione e ha scontetato gran parte dei clienti. Non solo per il prezzo in sé ma anche per il servizio non sempre ottimale.

Nei giorni scorsi DAZN ha rivelato i prezzi dei nuovi abbonamenti ed è già scoppiata la polemica. A partire dalla prossima stagione, infatti, per sottoscrivere nuovi contratti bisognerà pagare molto di più rispetto alla stagione 2021/22.

Il CEO di DAZN, Stefano Azzi ha spiegato che che il costo dell’abbonamento alla piattaforma è congruo e che la polemica montata sui social contro l’aumento del prezzo è stata frutto di un misunderstanding.

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DAZN Serie A
DAZN Serie A – stopandgoal.com (La Presse)

Polemica prezzi DAZN, il CEO: “Finita la promozione”

A margine degli Stati generali della lotta alla pirateria, il CEO di DAZN, Stefano Azzi ha parlato della polemica relativa ai prezzi. Ecco le sue parole all’agenzia AGI.

Quando ci sono cambiamenti c’è sempre un po’ di rumore, di attenzione e di caos. Ma è stato sufficiente spiegare che era finita la promozione che era stata fatta per l’anno precedente e che quindi si applicava il prezzo che era stato previsto in maniera molto chiara all’inizio”.

Doppia utenza? “Abbiamo deciso di rilanciare il secondo tipo di abbonamento per dare la possibilità a chi, come me che vivo in una città e lavoro in un’altra, vuole vedere la partita in contemporanea con il figlio”.

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DAZN, Azzi: “Il prezzo non spinge alla disdetta”

Tanti utenti e clienti di DAZN hanno già annunciato disdetta per i prezzi degli abbonamenti troppo alti per la Serie A. Il CEO di DAZN ha spiegato che, in realtà, il prezzo è congruo e che non porta alle disdette.

“Il prezzo dell’abbonamento non è la causa principale che spinge le persone a cercare siti pirata. Come si nota anche dalla ricerca IPSOS sulla pirateria audiovisiva in Italia realizzata per la FAPAV, il pezzotto (il meccanismo per usufruire delle piattaforme pirata, ndr) prima di essere fermato aveva un prezzo di 10-12 euro e permetteva di usufruire in maniera illecita di tutte le piattaforme del mondo. Offriva una mole di contenuti enorme che non c’è prezzo che possa aver alcun tipo di confronto”.

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