Finisce 1-1 al Dall’Ara tra Bologna e Sampdoria: Thiago Motta e Dejan Stankovic pareggiano. La classifica non si smuove moltissimo per entrambi i club ma da questa partita si può pensare di ripartire per alzare la testa e puntare alla salvezza.
Al termine di Bologna-Sampdoria, Dejan Stankovic ha analizzato il pareggio maturato al Dall’Ara. Il tecnico serbo non si è detto felicissimo ma vede tanto di buono nella sua rosa per tentare la risalita. Ecco le sue parole ai microfoni di Sky Sport.
“Ho visto una grandissima reazione. Dopo il primo tempo ho detto ai ragazzi che bisognava reagire dopo il gol che dovevamo prendere per forza prima di diventare noi stessi. Loro hanno reagito alla grande sul cambio di modulo. Io mi adatto al momento, a quello che mi serve. La reazione dei ragazzi è stata eccezionale: vedo la luce”.
Stankovic determinante per la Sampdoria? “Io cercherò solo di stare vicino a loro durante tutta la stagione. Non riesco a stare calmo, partecipo ad ogni cosa della mia squadra. Reagisco, in modo buono, a ciò che accade. Possiamo migliorare molto, anche fisicamente e atleticamente”.
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Qual è la differenza tra lottare per la vittoria del campionato con la Stella Rossa e lottare per la salvezza in Serie A? “Mi sento privilegiato per stare in Serie A. Nella vita devi avere degli obiettivi. Con la Stella Rossa volevamo vincere gli Scudetti, qui sarebbe fantastico salvarci con questi ragazzi. La Sampdoria è un club importante per me”.
Quale aspetto toccherai per dare la tua idea? “Prima di tutto devo ridare fiducia al gruppo. Possiamo giocare molto meglio. Ho lavorato solo un giorno con loro per capire meglio. Ora, in tutta la settimana, lavoreremo meglio e per la Roma sceglieremo meglio ancora i calciatori. Il Bologna è uscito alto, voleva pressarci e ho detto ai ragazzi di giocare palla a terra se si sentivano tranquilli, altrimenti per la prima partita andava bene giocare anche a palla alta”.
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Mourinho e Mihajlovic fonte d’ispirazione? “Ho appreso da tanti. I miei allenatori mi hanno insegnato a vincere: con sacrificio, orgoglio e tanta organizzazione. Poi se c’è anche il bel gioco, meglio. Ma la prima cosa è l’approccio alla partita”.
Abbraccio con Thiago Motta? “Lui è stato un compagno di mille battaglie all’Inter ed è un vero amico: gli auguro il meglio”.
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