La situazione infortuni in casa Roma continua a preoccupare José Mourinho. I giallorossi hanno perso nuovamente Paulo Dybala che, con ogni probabilità, resterà fuori per almeno un mese o forse anche più.
Roma, infortuni seri: Mourinho trova il colpevole
L’infortunio di Paulo Dybala è solo l’ultimo di una lunga serie in casa Roma. In pochi giorni i giallorossi hanno perso sia Celik che la Joya e sono anche orfani di Karsdorp e il lungodegente Wijnaldum. La situazione si sta facendo sempre più delicata e la società sta provando a trovare le soluzioni giuste su come rimediare e su come tenere su il lato tecnico.
Dybala sarà costretto a restare fuori dalle 4 alle 6 settimane, con rientro previsto in campionato per il 2023. La Joya proverà a recuperare in extremis per il Mondiale in Qatar ma anche la soluzione dei Mondiali potrebbe essere lontana dalla certezza.
José Mourinho, in conferenza stampa, ha parlato delle condizioni di Dybala e degli infortunati. Lo Special One ha trovato i colpevoli.
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Roma, infortuni seri: parla Mourinho
José Mourinho, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Betis.
Il Mondiale invernale e la preparazione possono causare maggiori infortuni? “Quando si parlava del Mondiale invernale, anni fa, se ne parlava. E ora lo abbiamo e dobbiamo vivere la situazione. Io ho imparato a piangere meno di prima e a vivere con la realtà. Dire che si gioca tanto, dire che i club più ricchi hanno rose più ricche, si può dire. Ma la verità è che ci sono i ricchi, i poveri e i meno ricchi. I ricchi possono giocare ogni giorno, i poveri giocano ogni tre giorni, i meno ricchi sono in difficoltà perchè devono giocare le stesse partite dei ricchi. E questa è la situazione che sto vivendo”.
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Mourinho: “Abraham segna poco? Problema di squadra”
Su Abraham e la mancanza di gol: “Io dico che è un problema di squadra. Ci sono giocatori di grande livello che vivono momenti simili, in Italia e in Europa. Per voi è tutto un numero, per noi la verità è che abbiamo bisogno di gol per vincere. Se si vincesse con le opportunità saremmo primi in Serie A, perché creiamo tanto. Un giorno qualche squadra pagherà per questa frustrazione, perchè magari creeremo 4 palle gol e faremo 4 gol. Non mettiamo pressione come voi, non è il giocatore A, B o C che deve segnare. Noi analizziamo come squadra. Per quello che produciamo segniamo poco. Dobbiamo essere più efficaci, e arriverà.
Sulle indicazioni: Non è facile parlare dopo una partita appena finita, poi bisogna spiegare alcune cose che si dicono. Il piano di gioco di ogni allenatore è vincente, ma il modo in cui i giocatori sono capaci o meno di applicarlo fa la differenza. Ho visto la gara dalla panchina e continuo a dire che dobbiamo avere più disciplina nel gioco. Se qualche giocatore la perde, questo altera gli equilibri. Ho visto la gara dalla panchina, poi l’ho rivista da casa e la prospettiva è un po’ cambiata. Dobbiamo avere più disciplina di gioco.
