El Tucu Pereyra è l’arma segreta dell’Udinese. Il fantasista argentino non conosce ancora il suo futuro e sta disputando una stagione al di sopra delle aspettative. Ecco le ultime notizie e il suo annuncio.
Calciomercato, futuro Pereyra in Serie A: le ultime notizie
Il futuro del Tucu Pereyra all’Udinese è ancora in bilico e in discussione. Anche quest’anno si sta dimostrando l’uomo in più dei bianconeri in questa stagione, grazie alla sua leadership e alle sue qualità importanti anche fuori dal campo. Per Sottil è ancora uno degli uomini a cui affidarsi in vista delle prossime stagioni.
Pereyra è tornato qualche anno fa alll’Udinese per essere ancora il leader dei friulani. Ha vissuto stagioni di basso livello, si è dovuto rimboccare le maniche e ora è tornato ad essere decisivo e fondamentale. In mezzo al campo si è preso le redini in mano e ha cambiato il modo di giocare dell’Udinese.
Il calciomercato è tornato a far parlare di Pereyra dell’Udinese. Ha attirato gli occhi delle big e potrebbe dire addio al club friulano: il suo annuncio ha scosso i tifosi bianconeri.
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Calciomercato Udinese, annuncio di Pereyra sul futuro
L’addio di Pereyra all’Udinese potrebbe essere possibile dopo il Mondiale o nel calciomercato estivo. Ha disputato anni molto importanti in bianconero e ora nel suo futuro potrebbero esserci opportunità irripetibili.
In un’intervista rilasciata a Sportweek, Roberto Pereyra ha parlato del suo futuro e del possibile rinnovo con i bianconeri, così come del rimpianto di aver lasciato la Juventus.
“Io sono qua. Se la società chiama, ci sediamo e parliamo”.
Udinese? “Samardzic ha un grande futuro. Lovric è un cagnaccio che ti azzanna in ogni partitella, si allena fortissimo. Lo dice sempre: ‘Dobbiamo allenarci per come vogliono giocare’.”.
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Udinese, Pereyra: “Pentito di aver lasciato la Juventus”
Roberto Pereyra ha parlato del suo futuro all’Udinese. Ma è tornato anche sulla sua avventura alla Juventus fra il 2014 e il 2016:
“Mi pento ancora di essermene andato, gli agenti che avevo allora mi hanno consigliato male ed io mi sono fidato. A Torino, fuori dal campo, non sono sempre stato un professionista. Il primo anno sono però andato fortissimo, mentre nel secondo non ho reso allo stesso modo a causa di un infortunio. Potevo sicuramente fare di più, la colpa è mia. Con la testa che ho oggi sarei ancora alla Juve”.
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