Non sono mai mancate le critiche a Ciro Immobile, nonostante i numeri importantissimi che vive alla Lazio e in Serie A.
Uno degli attaccanti più prolifici della storia del campionato italiano, considerando anche quello che è il suo record di gol in un singolo campionato – ex aequo con il “Pipita” Higuain -, non è esente da critiche per le brutte figure della Nazionale che, nell’ultimo decennio hanno visto l’Italia fuori dal Mondiale per ben due volte, guardando tutte le altre squadre dal divano di casa.
Immobile segna e straccia record, al contrario di quanto accade con la maglia dell’Italia. A prendere voce, in sua difesa, è il suo agente. Ha dichiarato, nel corso di un’importante intervista, quanti anni restano ancora all’attaccante della Lazio nel mondo del calcio. Ecco, di seguito, cos’ha detto su Immobile.
Ai microfoni di TV Play, in onda sui canali Twitch in streaming, ha parlato l’agente di Ciro Immobile.
Parlando del presente e del futuro, ha annunciato quelli che sono gli anni che ha ancora davanti Immobile, a questi livelli, con la Lazio e in Serie A. Ecco, di seguito, cos’ha dichiarato sul bomber dei biancocelesti:
“I tempi corrono, c’è da dire che ci sono anche giocatori che a 36 anni fanno gol e macinano numeri. Penso a Benzema, ma ce ne sono tanti altri. Con 3-4 anni puoi restare ancora ad alti livelli. Toccando ferro, dico che Immobile può restare a questi livelli per ancora diversi anni“.
Parla l’agente di Ciro Immobile, ai microfoni di TV Play. Quelle che seguono, sono le sue parole sul suo assistito. Ecco cos’ha detto Marco Sommella: “È un bene del calcio italiano e in passato ce ne sono stati altri. Nazionale? Ci vanno i migliori ed io migliori di Immobile non ne vedo. Parliamo di una generazione così, quando era nell’Under 21 c’erano giovani forti come Balotelli e Destro, che non hanno mantenuto le premesse. Lui invece era del livello di Verratti, Donnarumma, Bonucci e Chiellini, da giocatori come Immobile bisognerebbe ripartire”.
Parla l’agente di Ciro Immobile, ecco le sue parole sul bomber biancoceleste: “Quest’anno mi hanno assegnato un premio come miglior procuratore di quest’anno, lui mi ha fatto la stessa battuta, è facile gestire uno come lui – ride, ndr -. Si è potuto toccare con mano che ragazzo sia lui, la famiglia che ci gira intorno. Alla festa di ieri ho visto come gli altri lo trattano per il ragazzo che è, purtroppo di campioni così non ce ne sono molti”.
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