Il destino al Milan di Stefano Pioli si fa sempre più difficile, un esonero è valutato ora dalla dirigenza rossonera.
Il flop in Champions League pesa molto sulla stagione, il Milan ripartirebbe da un traghettatore di grande impatto per il futuro. La società punta così a una rivoluzione per salvare l’intera annata.
I problemi del Milan di continuità stanno diventando sempre più pesanti da reggere. La sconfitta contro il Borussia Dortmund ha aperto un varco importante per attuare una possibile rivoluzione tecnica, la panchina di Pioli traballa sempre più.
La dirigenza non nasconde la propria amarezza, il mancato accesso agli ottavi pesa per cento milioni di euro sul bilancio societario. Cinque punti in cinque gare europee, inoltre, confermano il mancato lavoro del gruppo in questa stagione su un salto di qualità mai avvenuto. Pioli è ritenuto il maggior responsabile, è già pronto il nome del sostituto.
Torna in Serie A, il Milan lo rimanda in panchina
La possibilità di un cambio immediato non è improbabile, le prossime gare sono davvero decisive per Stefano Pioli. Il tecnico dello scudetto 2021 ha ormai poca presa sul gruppo, la sensazione è che la dirigenza possa compiere un blitz e scegliere direttamente il suo erede in panchina, un uomo di calcio che abbia vinto tanto con il Milan e conosca bene l’ambiente. Le ipotesi portano a due tecnici che si rimetterebbero in gioco, Donadoni o Schevchenko subito pronti per il Milan.
La prima opzione forse sarebbe quella ideale in questo momento della stagione. Roberto Donadoni ha sempre dimostrato il suo valore, è un allenatore che sa subentrare a campionato in corso portando la giusta sicurezza. Gli anni di Sacchi e Capello sono stati vissuti da protagonista come calciatore, Donadoni meriterebbe quanto meno una chance per allenare i rossoneri dopo esserci andato vicino in passato.
Donadoni accetterebbe subito per un’ultima grande avventura nel calcio italiano, Sheva invece sarebbe il nome d’impatto che non garantirebbe probabilmente un impatto sicuro in campo. La sua unica esperienza italiana al Genoa non ha lasciato tracce importanti, Sheva al Milan arriverebbe solo con un tutor come Mauro Tassotti pronto a fargli nuovamente da vice.
L’ipotesi, invece, di un traghettatore come Ignazio Abate dalla primavera resta in piedi ma non scalda più di tanto. Le nubi su Pioli si fanno sempre più scure, il cambio di panchina porterà a diverse valutazioni anche sul piano tecnico e soprattutto sul mercato già da gennaio.