Brutto colpo per i sostenitori bianconeri: l’infortunio si aggiunge alla già lunga lista di indisponibilità fisiche.
In questa fase della stagione, col calendario fittissimo tra gare di campionato e conclusione della prima fase delle competizioni continentali, il rischio infortuni aumenta considerevolmente. Praticamente tutti i club, chi più chi meno, fanno i conti con una lista di giocatori indisponibili che in taluni casi – leggi Milan, arrivato già a 25 infortuni in stagione – condiziona non poco le scelte dell’allenatore. Con dei riflessi anche sulle prestazioni e sui risultati in campo.
Proprio relativamente agli interessi della società rossonera, arrivano dall’Inghilterra delle notizie che, lungi dall’essere accolte in modo trionfalistico anche per una questione di sportività, rendono la sfida contro il Newcastle – ultimo appuntamento del Gruppo F di Champions League, in programma il 12 dicembre – quanto meno più ‘equilibrata’ dal punto di vista delle assenze.
Non c’è infatti il solo Sandro Tonali, squalificato a causa della nota vicenda delle scommesse, a non poter prender parte alla partita decisiva per stabilire chi va e chi resta nell’equilibratissimo raggruppamento che comprende anche il Borussia Dortmund, già qualificato a sorpresa, e il PSG.
Newcastle, arriva un’altra tegola: fuori 4 mesi
Barnes, Botman, Burn, Logstaff, Manquillo, Murphy e Wilson. Questo il già lungo elenco di indisponibili che il club di Bin Salman lamentava nell’ultimo match di campionato contro il Manchester United, vinto per 1-0. Proprio nella sfida all’undici di Erik ten Hag si è però fatto male un’altra colonna della squadra, il portiere Nick Pope, che all’86esimo ha dovuto lasciare il campo, sostituito dal vice Martin Dubravka.
Le indiscrezioni relative alle condizioni fisiche dell’estremo difensore titiolare non lasciano affatto tranquilli i tifosi dei Magpies. Secondo quanto riferito dal portale ‘Football Insider’, il problema alla spalla lamentato dal 31enne nazionale inglese non sarebbe di poco conto. L’infortunio potrebbe tener fuori l’ex Burnley per addirittura 4 mesi, costringendo così il tecnico Eddie Howe a promuovere Dubravka titolare per diverse partiite.
Certamente una brutta tegola per il club britannico, che mai come in questa fase della stagione contava di fare affidamento su un giocatore molto importante anche dal punto di vista del carisma e dell’affiatamento con i difensori che giocano davanti a lui. La sfida di Champions si presenta dunque come una sorta di corsa di sopravvivenza, col Stefano Pioli che quanto meno conta di poter recuperare Simon Kjaer in difesa e, incrociando le dita, Rafael Leao in attacco.