Momento difficilissimo per Gianluigi Donnarumma, il portiere rischia di perdere il posto sia al Psg che in Nazionale: cosa sta succedendo.
Nel 2021, ha toccato l’apice della sua carriera con la vittoria dell’Europeo da protagonista con la Nazionale, venendo eletto miglior giocatore del torneo, e assicurandosi un contratto faraonico con il Psg, tra i portieri più pagati al mondo. Da allora, però, Gianluigi Donnarumma ha vissuto pochi alti e molti bassi e adesso la sua posizione sta venendo riconsiderata.
Doti indubbie, quelle dell’estremo difensore 24enne, che ha già alle sue spalle una carriera di grande profilo e ha mezzi per proseguirla ad altissimo livello. Ma è altrettanto vero che si è assistito, specialmente negli ultimi tempi, a un calo nelle sue prestazioni. Al Psg, inizialmente, aveva dovuto faticare per vincere la concorrenza di Keylor Navas. Diventato il titolare indiscusso tra i pali, ha però compiuto qualche errore di troppo e non è mai stato particolarmente amato dal suo pubblico.
Anche in Nazionale, si è registrato qualche passaggio a vuoto. Con la ‘maledizione’ Macedonia del Nord: dopo il gol che ci aveva estromesso dai Mondiali e subito da Trajkowski (su cui però non aveva forse tutte queste responsabilità), quello incassato su punizione da Bardhi, a settembre, sul suo palo e che ha rischiato di complicare enormemente la strada verso gli Europei. Traguardo alla fine raggiunto, ma la posizione di Donnarumma, nel suo club e in Nazionale, non è più così salda.
Donnarumma, dieci giorni da incubo e adesso cambia tutto
Le ultime gare con il Psg sono state davvero complicate per lui, che ha messo insieme un errore dopo l’altro. Un tris da incubo che può incidere molto a medio termine.
Prima, il gol ‘regalato’ al Monaco, in una gara fortunatamente ininfluente per i parigini. Poi, l’intervento imperfetto contro il Newcastle con una respinta che ha agevolato il tap-in di Isak. Infine, il disastro totale con il Le Havre, con un intervento scomposto e fuori tempo, all’esterno dell’area, falciando un attaccante lanciato a rete e lasciando la sua squadra in dieci per oltre ottanta minuti.
A questo punto, riflettono sia Luis Enrique che Spalletti. Il tecnico spagnolo, che a inizio stagione aveva manifestato qualche perplessità, può ripensare allo svincolato De Gea. Il Ct della Nazionale invece osserva le grandi prestazioni, al Tottenham, di Vicario, che potrebbe anche prenderne il posto se l’andazzo continuasse così.