Scoppia il caos all’interno di una big di livello europeo: c’è frattura tra l’allenatore e lo spogliatoio, cosa sta succedendo.
Il momento è sportivamente drammatico per un grande allenatore. Quando i risultati mancano, nel mondo del calcio, il colpevole viene individuato quasi sempre nel tecnico. Se la frattura totale avviene però all’interno dello spogliatoio di una grandissima squadra, di livello europeo, è evidente che i problemi non possano derivare solo dall’allenatore, diventato negli ultimi tempi un uomo solo messo all’angolo dai ribelli della squadra.
Di United, al Manchester, è rimasto solo il nome. E non inteso come brand, ma letteralmente come senso di ‘unità’ tra tutte le componenti che formano il mondo dei Red Devils, tifosi, società, allenatore, squadra. In particolar modo a essersi rotti definitivamente sono i rapporti tra i giocatori e l’allenatore, Erik ten Hag.
Se è vero che nell’ultimo mese, almeno in Premier League, le vittorie non sono mancate, anche se interrotte di tanto in tanto da un inevitabile scivolone, in Champions il pareggio pirotecnico di Istanbul ha reso la qualificazione un’impresa da conquistare all’ultima giornata contro la corazzata Bayern.
E se il potenziale per riuscire a vincere, nella squadra, c’è tutto, quello che manca è la fiducia tra le parti. Nello spogliatoio dei Red Devils oggi nessuno sembra più confidare nel tecnico olandese, come confermato da fonti inglesi che raccontano addirittura di problemi personali tra l’ex Ajax e diversi pilastri della squadra.
A riportare alcune voci di corridoio che circolano con insistenza nell’ambiente United sono stati i giornalisti di Sky Sports. Almeno la metà dei giocatori presenti in squadra ormai non crede più in ten Hag e nei suoi metodi. Lo stile di gioco imposto non piace, e in molti ritengono che gli allenamenti siano troppo duri. Una fatica immensa che sembra priva di un vero scopo.
Se a questo si aggiunge la severità del tecnico nei confronti di chiunque ai suoi occhi manchi di disciplina, da Maguire a Varane, passando per il caso mediaticamente clamoroso che ha riguardato Jadon Sancho, fuori squadra ormai da agosto, è inevitabile che il malcontento diventi quasi insopportabile per tutto lo spogliatoio.
E se, a quanto sembra, alcuni ‘senatori’ dello spogliatoio avrebbero provato a instaurare un dialogo con il manager per cercare di individuare le problematiche che stanno creando maggiori disagi nella rosa, la risposta del tecnico non sarebbe stata delle più morbide.
“Il capo è lui ed è lui che comanda“, hanno sentenziato i giornalisti di Sky Sports. Ten Hag non avrebbe quindi alcuna intenzione di fare un passo indietro. Andrà avanti per la sua strada, consapevole che probabilmente di non avere più alcuna chance di rimanere in panchina il prossimo anno. Se dovrà sbagliare, lo farà a modo suo. E ai tifosi, stando così le cose, non resta che confidare in un briciolo di buona sorte.
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