Il 34enne campione di tutto rinnova per un altro anno col club della sua vita: 25 anni insieme e addio Serie A
Chi lo ha detto che le bandiere non esistono più? Chi ha ipotizzato che nel calcio moderno non ci possa essere spazio per storie come quella di Paolo Madini al Milan, di Giuseppe Bergomi all’Inter, o di Francesco Totti alla Roma, tanto per restare ai grandi esempi di amore verso una sola maglia che il nostro calcio ha raccontato?
Anche all’estero, e soprattutto anche nel 2023, si possono scrivere pagine d’amore indimenticabili, che vedono come protagonisti calciatori che sono nella stessa società dall’età di 11 anni. Niente prestiti, nessuna parentesi (fosse solo di 6 mesi) in un’altra squadra. Solo una grande e gloriosa maglia.
I nostalgici del calcio ‘vecchie maniere‘ erano però già pronti ad annotare sul loro taccuino il possibile addio di una delle ultime bandiere rimaste in Europa. Il contratto, del resto, era pericolosamente in scadenza a giugno del 2024, e la carta d’identità dice 34. Nemmeno troppo vecchio, il campione, ma forse un pochino logoro, rispetto ai tanti anni d’oro in cui ha incantato l’Europa, anche per via di un modo di stare in campo assai dispendioso.
Sempre dedito al sacrificio, mai fermo, professionista come se ne vedono pochissimi in giro, il tedesco era stato messo nel mirino da Inter e Milan come possibile colpo a ‘zero’ che avrebbe portato esperienza e tanti insegnamenti per i più giovani. Nulla da fare, al cuor non si comanda. Il 25 (questo il suo numero di maglia nel Bayern Monaco) ha firmato fino al 2025. Quando saranno 25 anni esatti trascorsi alle dipendenze del glorioso club.
Thomas Muller, addio Italia: sarà ancora del Bayern Monaco
Stiamo parlando di Thomas Muller, uno che per anni e anni ha incarnato in campo lo spirito battagliero dei bavaresi, senza per questo far mancare il suo apporto fatto di dinamismo, assist e gol. Pur non nascendo come un bomber di razza, il classe ’89 ha ricoperto tutti i ruoli del fronte offensivo in carriera, andando a segno ben 237 volte con la maglia del Bayern in tutte le competizioni.
I pur incredibili numeri in zona gol non raccontano però nemmeno un po’ del valore che il giocatore ha portato con la sua intelligenza. Tutte qualità che Marotta e Furlani sognavano di trasferire a Milano dove probabilmente con entrambe le maglie, c’è da giurarci, avrebbe trovato un posto da titolare o quasi. In un modo o nell’altro.
Muller resterà invece ancora per un anno e mezzo in Baviera, dove lo attendono nuove sfide e nuove responsabilità. E, ormai è certo, anche un futuro da dirigente.
Until 2️⃣0️⃣2️⃣5️⃣ ✍️🔴⚪
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— FC Bayern Munich (@FCBayernEN) December 19, 2023
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