Il fenomenale centrocampista del Real Madrid con un semplice gesto stupisce tutti: non è passato inosservato
Jude Bellingham si è preso in mano il Real Madrid a nemmeno venti anni, dimostrando sin dalle prime apparizioni di essere un talento generazionale. I suoi numeri e la sua capacità di stare sempre sul pezzo, a prescindere dalla tipologia dell’avversario, dimostrano in maniera lampante le sue qualità di atleta.
Un cammino sin qui eccezionale e che era impensabile la scorsa estate, quando i Blancos riuscirono ad accaparrarsi l’inglese di Stourbridge sborsando una cifra vicina ai 100 milioni di euro: sono infatti ben 17 le marcature in tutte le competizioni. Numeri impressionanti considerando chiaramente che non parliamo di un centravanti o di un calciatore votato eccessivamente all’attacco.
L’idea di Carlo Ancelotti di trasformarlo in una sorta di attaccante arretrato sta mettendo in difficolta chiunque, top club compresi. In pratica il tecnico di Reggiolo lo sta tramutando in una sorta di Benzema 2.0.
Mettendo un attimo da parte il talento del classe 2003, nell’ultima uscita dei Blancos ha rubato la scena per un gesto tanto semplice quanto umano durante il match contro l’Arandina, squadra della quarta serie spagnola.
Real Madrid, Bellingham e il raccattapalle: il gesto fa il giro del web
In occasione della sfida di Copa del Rey tra Real Madrid e Arandina, Ancelotti ha pensato bene di far riposare tutti i big, Bellingham compreso. In campo sono scesi molti ragazzi presenti in rosa, alcuni dei quali – come il classe 2005 turco Arda Güler, acquistato dal Fenerbahçe in estate- erano reduci da infortuni pesanti che avevano ritardato l’esordio con la casacca Blanca.
Il centrocampista inglese ex Borussia Dortmund ha visto dalla panchina il match dei compagni – vinto per la cronaca 3-1 senza troppi intoppi -, ma nel bel mezzo della partita si è reso protagonista di un gesto che ha dimostrato molto del suo carattere. Bellingham infatti, poco dopo aver notato la presenza di un piccolo raccattapalle infreddolito e che stazionava vicino alla panchina dei madrileni, ha deciso di richiamarlo per farlo sedere accanto a lui.
Il piccolo in un primo momento ha ignorato le richieste dell’inglese, ma dopo qualche minuto lo stesso centrocampista si è avvicinato a lui coprendolo con un plaid. Un gesto semplice, per molti scontato, ma che fa capire molto del tasso di umanità del sorprendente talento in mano ad Ancelotti.
