Il caso Sinner non è finito: annuncio nettissimo

La positività al doping di Jannik Sinner continua a far discutere, le ultime dichiarazioni non lasciano spazio all’interpretazione

Lo US Open 2024 è ormai entrato nel vivo, ma inevitabilmente l’attenzione del mondo del tennis non è rivolta soltanto a ciò che succede sul campo. Tra appassionati ed addetti ai lavori, infatti, si continua a discutere del caso relativo alla positività al doping del numero uno al mondo Jannik Sinner.

Il caso Sinner non è finito
La positività al doping dell’azzurro continua a far discutere (Foto Ansa) – Stopandgoal.com

Come noto, nelle urine del classe 2001 è stata trovata una piccolissima quantità di Clostebol – uno steroide anabolizzante proibito dal regolamento – durante un controllo di routine effettuato al Masters 1000 di Indian Wells (marzo).

Fortunatamente, Sinner è riuscito a dimostrare di essere entrato in contatto con la sostanza in maniera completamente fortuita e non è stato squalificato, ma comunque si è visto sottrarre punti e montepremi accumulati nella kermesse californiana. Inoltre, l’immagine dell’azzurro è finita nell’occhio del ciclone, ricevendo aspre critiche da parte di autorevoli colleghi.

Sinner e il caso doping, parla Daniil Medvedev: le parole del russo

Se Alcaraz e Djokovic hanno fatto considerazioni assai vaghe riguardo la vicenda, molto più dure sono state le parole di Nick Kyrgios, il quale ha affidato a “X” il suo severo punto di vista. “Ridicolo… che sia stato accidentale o pianificato. Ti hanno fatto fare due test con una sostanza (steroide) proibita… dovresti stare fuori per due anni. Le tue prestazioni sono migliorate. Crema per massaggi… Sì, bella questa!”, ha scritto l’australiano. E in molti si sono espressi come lui, se non in termini ancora più forti, denunciando una disparità di trattamento rispetto a casi del passato.

Tra coloro che sono stati chiamati a parlare della vicenda, tuttavia, c’è anche chi si è pronunciato analizzando la situazione più attentamente ed utilizzando toni pacati. È il caso di Daniil Medvedev, attuale numero 5 al mondo.

Il caso Sinner non è finito
Sinner e il caso doping, parla Daniil Medvedev: le parole del russo (Foto Ansa) – Stopandgoal.com

“Penso che la mia prospettiva sul caso di Sinner sia un po’ diversa. Ho parlato un po’ con Taylor Fritz di questa cosa, l’ho ascoltato e mi piace quello che ha detto. Alla fine solo lui (Jannik, ndr) sa che cos’è successo esattamente, quindi non possiamo saperlo. Nessuno sa esattamente la verità tranne lui e il suo team e forse chi lo ha ascoltato nel Tribunale indipendente“, ha esordito il 28enne russo in conferenza stampa.

Il parere di Medvedev, in ogni caso, non si discosta troppo da quello di chi ritiene che sia necessaria più chiarezza in processi del genere. “Spero che questa situazione possa essere uguale per tutti, e che ogni giocatore possa difendere se stesso. Io penso che lui ha rispettato le regole, anche se le regole sono un po’ vaghe. Diciamo è stato conforme al regolamento…”, ha sottolineato il moscovita, facendo intendere perfettamente quale sia la sua visione delle cose.

“I casi di doping mi fanno paura, lui fortunatamente sapeva cosa era successo e buon per lui, questo lo ha aiutato a difendersi. Immaginate che un tennista tra i primi 100 al mondo riceva una mail con la scritta «Guarda che c’era cocaina nel tuo sangue» e tu sai che non hai mai preso questa roba. Non sai come dimostrarlo e vieni sospeso. Sono le regole ed è brutto, ma spero che d’ora in poi le regole siano uguali per tutti e ogni tennista abbia lo stesso trattamento, ha concluso Medvedev.

Insomma, il caso Sinner continua a far discutere e siamo certi che così sarà almeno per un po’ di tempo. La speranza è che ciò non distragga il giovane azzurro dai tanti obiettivi prestigiosi che la stagione ancora propone.

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