Il numero uno di una grande società italiana non se la starebbe passando bene dopo le accuse che sarebbero state mosse nei suoi confronti.
Niente di inventato, contro il presidente sarebbero addirittura anche state presentate delle prove schiaccianti che l’avrebbero costretto a presentarsi in Tribunale negli scorsi giorni. La situazione è più delicata di quanto effettivamente ci si possa immaginare, con la squadra che potrebbe alla fine essere la vera vittima di tutta questa situazione, visto che potrebbe risentire delle azioni di colui il quale dovrebbe invece essere di esempio e guidarla ad importanti successi sportivi.
Sarà curioso capire adesso come si risolverà la situazione, con il presidente che in questo caso ha fatto davvero una brutta figura.
Il presidente finisce in Tribunale: denuncia UFFICIALE
Di solito una figura del genere dovrebbe essere di esempio non solo per i suoi giocatori, ma anche per tutto l’ambiente, ma in questo caso il presidente ha peccato con un comportamento che nessuno si sarebbe mai aspettato da una persona tanto seria e professionale quanto lui.
Ogni tanto nella vita ognuno commette qualche scivolone, ma in questo caso la situazione è piuttosto grave, visto che il numero uno del club di Serie A sarebbe stato addirittura chiamato a presenziare in Tribunale per rispondere alle azioni da lui commesse. Non c’è via di scampo, nessuna soluzione, anche perché in una recente testimonianza il diretto interessato ha confessato di non essersi comportato come invece avrebbe dovuto fare, quanto presidente e dunque figura istituzionale, se così vorremmo definirla, di una dei club più importanti della Serie A.
Dunque, stando a quanto riportato dai colleghi di Front Office Sports, Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, è il grande protagonista del contenzioso tra la NASL, la vecchia seconda divisione calcistica americana di cui era presidente, e la coppia formata dalla MLS e la Federcalcio statunitense. Nella giornata di lunedì è andato in scena il nono giorno del processo che vede il numero uno Viola seduto al tavolo degli imputati per aver usato account anonimi su Twitter per infangare ed attaccare le due organizzazioni statunitensi.
Il presidente fa mea culpa: “Non mi sento bene per quello che ho fatto”
Difronte all’evidenza, Rocco Commisso si è bagnato di umiltà ammettendo quei comportamenti poco ortodossi che oggi lo hanno portato in Tribunale. In una recente testimonianza il numero uno della Fiorentina ha rilevato di non sentirsi bene per quello che ha fatto, aggiungendo di aver addirittura smesso di usare i social media per non andare incontro a tentazioni del genere.
Ma perché Commisso si è comportato in questo modo? Il tutto è nato nel 2017 quando la Federcalcio statunitense ha deciso di non rinnovare la licenza alla NASL, la seconda divisione calcistica di cui l’italo-americano era a capo. Scottato da questa cosa, Commisso ha cominciato ad insultare gli account della MLS e della USSF tramite questi profili finti, il tutto con l’intento di farsi riconoscere 170 milioni di dollaro. Potremmo dire, a questo punto, che il piano del presidente della Fiorentina non ha decisamente funzionato, anzi, tutt’altro.