Chissà che tipo di calciatore sarebbe potuto essere se la vita non lo avesse messo in continuazione difronte a degli ostacoli.
Questo è un po’ quello che si sono domandati ma continuano a domandare i tifosi delle squadre per le quali ha giocato. Il primo a porsi questo quesito, però, è il diretto interessato, che in una recente intervista è anche riuscito a darsi una risposta, aprendosi una volta e per tutte e confessando cosa l’ha effettivamente rovinato.

Stiamo parlando di dipendenza, di droga, di cocaina, rifugio sicuro nei momenti di difficoltà ma peggior nemico nella carriera, e vita a questo punto, del giocatore.
“La cocaina mi ha rovinato”: svelata tutta la verità
Certo, essere calciatore professionista è un privilegio, un sogno, che solo pochi fortunati vedono realizzarsi nell’arco della propria vita. Allo stesso tempo, però, da questo ruolo derivano anche grandi pressioni e responsabilità, che non tutti però sono in grado di reggere.
Questo è il caso dell’ex Juventus, uno degli attaccanti più forti del 21esimo secolo. Il bianconero non è però riuscito a diventare quello che effettivamente sarebbe potuto essere, un giocatore dalle grandi potenzialità ma inespresso. Su di lui si erano create delle aspettative, che non sono state però rispettate per via di un fattore che molto spesso tende ad incidere tanto nelle carriere quanto nelle vite delle persone: la dipendenza. In effetti è questa la cosa che ha distrutto il potenziale del calciatore, la dipendenza, da un qualcosa che si è provato a combattere ma che per un periodo ha avuto la meglio su di lui.
In una lunga ed interessante intervista rilasciata ai taccuini del The Telegraph, infatti, Adrian Mutu ha svelato che in alcuni momenti della sua carriera ha fatto uso di droga, soprattutto quando era un calciatore del Chelsea, ammettendo di aver sbagliato ed averne ampiamente pagato le conseguenza.
L’ex Juventus ha ammesso tutto facendo “mea culpa“
Adrian Mutu l’ha ammesso: nei suoi anni al Chelsea ha fatto uso di cocaina. Fragile e non abituato a quel tipo di vita, l’attaccante rumeno si è rifugiato nella droga per evitare di non sentire il peso della pressione dato dalle alte aspettative che si erano create attorno al suo talento.

Talento che effettivamente l’avrebbe potuto portare lontano, come da lui stesso affermato. Nel corso dell’intervista al The Telegraph, infatti, Adrian Mutu ha detto che senza quella dipendenza avrebbe potuto tranquillamente vincere il Pallone d’Oro, anche perché a detta sua è stato per anni tra i migliori attaccanti in circolazione. E a questo punto la domanda è davvero: cosa sarebbe potuto essere Mutu senza tutte quelle difficoltà? Una risposta, però, non l’avremo mai.